L’eterna sfida fra Juve e Inter in campionato si sposta anche sul piano finanziario: c’è un dato in cui i bianconeri vanno meglio
Il 27 ottobre l’Inter giocherà in campionato contro la Juve, e la sfida, almeno in teoria, pone a confronto due squadre ugualmente attrezzate per vincere lo Scudetto. L’Inter parte da una base tecnica più solida e da consolidate certezze tattiche ma la Juve ha speso molto di più per rinforzarsi e ha a sua disposizione un allenatore talentuoso e coraggioso. C’è da dire che la partita con la Juventus sarà poco bilanciata dal punto di vista della stanchezza fisica.
L’Inter giocherà domenica 20 con la Roma in trasferta poi il mercoledì con lo Young Boys in trasferta. I bianconeri affronteranno in casa la Lazio di sabato e martedì lo Stoccarda sempre in casa… Ecco perché è possibile parlare di un cattivo bilanciamento degli impegni: l’Inter giocherà due turni in trasferta e riposerà un giorno in meno. Ma non deve essere un alibi.
Allo stesso modo non bisogna continuare a ripetere che la Juve ha speso quasi 200 milioni sul mercato. Doveva farlo per recuperare il gap, evidente, con l’Inter. E lo ha fatto grazie all’impegno di Giuntoli e ad alcune occasioni di mercato. A livelli di costi di rosa, la Juve “vale” o “pesa” un po’ più dell’Inter. Di quanto. Di 25 milioni, secondo Calcio e Finanza.
Sfida Inter-Juve: i bianconeri vincono sul peso della rosa
Il sito spiega che per l’Inter quest’anno il costo della rosa è salito di un 5%. Il tutto senza la cessione dei big. Si parla di circa 10 milioni in più rispetto la passata stagione. E si passa quindi da 190,3 milioni a poco più di 200 milioni. Sempre secondo i calcoli di Calcio e Finanza il costo della rosa nerazzurra è comunque inferiore a quello della Juve, che si assesta a circa 225 milioni.
E il Milan? Il costo della rosa dei rossoneri è aumentato di circa 25 milioni rispetto alla stagione 2023/24 (+12,9%), passando da 155,2 milioni a 175,1. Il Milan resta quindi alle spalle di Inter (di meno 25 milioni circa) e della Juventus (di 50 milioni circa). La classifica vede quindi il Milan a quota 175, l’Inter a 200 circa e la Juve a oltre 225 (227?).
Con il possibile rinnovo di Denzel Dumfries cambierebbe poco per i nerazzurri: si potrebbero alleggerire gli ammortamenti, riportando però il costo rosa a quello di un anno fa. Con la difficile cessione di Correa si risparmierebbero le briciole. E all’Inter interessa scendere almeno a 195 milioni. Il problema dell’Inter in questo momento non è la liquidità ma proprio il costo rosa e il peso dei giocatori. Con gente come Arna e Correa a fare da zavorra.
Giuntoli si è mosso bene? Qualcuno sostiene che pur spendendo 200 milioni sul mercato è stato in grado di migliorare i conti del club. In effetti, l’ex dirigente del Napoli ha fatto un lavorone e ha migliorato con operazioni d’impatto la qualità tecnica della squadra, riuscendo anche a sbarazzarsi di ingaggi pesanti ed esuberi. Tuttosport ha scritto che la Juve ha risparmiato 7 milioni rispetto al precedente bilancio. Ma è davvero così?
I costi assurdi a bilancio per l’Inter
7 milioni, già di per sé, rappresentano un risparmio non particolarmente esaltante. Specie per una società in difficoltà con i conti come la Juve. Il bilancio 24/25 dice che per il costo squadra non c’è affatto un risparmio di 7 milioni ma di un aggravio di 5 milioni almeno.
Ma torniamo ai costi di bilancio dell’Inter. Nella lista compare per esempio Radu, sulla carta quarto portiere nerazzurro ma di fatto fuori progetto. Il rumeno pesa ancora 3,4 milioni a bilancio. E l’Inter non ha speranza di venderlo, anche perché lui fa lo schizzinoso e rifiuta squadre come la Sampdoria.
Poi c’è Salcedo. 2,5 milioni. Quindi, pur vendendolo all’estero per miracolo, per non fare una minusvalenza, dovrebbe arrivare qualcuno disposto a investire più di 2 milioni. Inverosimile. E poi c’è Correa… Costo a bilancio totale: più di 14 milioni. Valore, 8,4 milioni circa. Se la sfida fra Inter e Juve si gioca su come i club sono stati in grado di alleggerirsi, Marotta stavolta ha perso.