Il vero sogno di Inzaghi sul calciomercato: lo voleva a tutti i costi

Il calciomercato nerazzurro potrebbe aver deluso Inzaghi: l’allenatore aveva un sogno che non è stato esaudito

Secondo alcune ricostruzioni, con le sue ultime scelte tecniche, Simone Inzaghi avrebbe voluto lanciare dei segnali alla proprietà e alla dirigenza. Nella fattispecie si parla dell’esclusione di Correa e Palacios dalla lista UEFA in favore dell’infortunato Buchanan. Come dire: meglio il canadese da indisponibile che uno dei due che non volevo in rosa.

Il sogno infranto di Inzaghi
Simone Inzaghi (Ansa) – interlive.it

Be’, da tempo si conoscevano le pretese di Inzaghi sul mercato: l’allenatore aveva chiesto una rosa più lunga con un innesto di qualità in attacco e un ricambio affidabile in difesa. Quando Buchanan si è fatto male, in accordo con la dirigenza, l’allenatore ha cominciato a considerare l’ipotesi di aggiungere un vice-Bastoni, in modo da far tornare Carlos Augusto a occuparsi principalmente della corsia mancina.

Il nome preferito di Inzaghi era Hermoso, il giocatore preso a zero dalla Roma. In realtà lo spagnolo piaceva tanto all’allenatore quanto ai dirigenti: l’ostacolo al suo arrivo è sempre stato posto dalla proprietà, che ha deciso di abbassare l’età media e non appesantire il monte ingaggi. Il presidente Marotta ha provato a mediare con Oaktree e a far quadrare i conti, ma senza successo. Ma a Inzaghi, quel mancato ingaggio, non sarebbe andato mai giù.

Lo ha confermato anche il giornalista Fabrizio Biasin, intervenuto negli studi di QSVS per parlare del mercato dell’Inter e delle richieste di Inzaghi. La firma di Libero ha chiaramente detto che Inzaghi aveva un sogno: aveva chiesto Mario Hermoso, il giocatore che a suo giudizio avrebbe completato nel modo migliore il reparto arretrato nerazzurro.

Il sogno tradito di Inzaghi: niente Hermoso

Hermoso era nei sogni di Inzaghi“, ha dichiarato Biasin, “voleva un difensore esperto. Nella sua testa credeva di poter avere un giocatore di carriera e curriculum, capace di essere pronto in 10 minuti. Ed è così… Per Palacios, che è un giocatore più futuribile, ci vorrà un po’ più di tempo“.

Inzaghi deluso dal mancato arrivo di Hermoso
Mario Hermoso a Fiumicino (Ansa) – interlive.it

La sensazione è che questo ragazzo sia sveglio“, ha continuato l’intervistato a proposito del neo-acquisto argentino, “quindi speriamo di vederlo in campo presto”. Ma con Inzaghi i giovani hanno sempre faticato, a eccezione di Bisseck, che lo scorso anno ha saputo conquistare l’allenatore e farsi trovare pronto.

Intanto, proprio di Palacios ha parlato anche Il tecnico Sebastian Balbì, uno dei primi allenatori del talento argentino. Intervistato da La Gazzetta dello Sport Balbì ha raccontato che il giovane difensore ha sempre puntato a giocare in Europa: “È sempre stato altissimo, più di tutti i suoi coetanei, e a questo univa anche un bel mancino. Riusciva a fare la differenza al primo tocco di palla… Uno come lui lo notavi subito. Mi colpì la sua coordinazione nei movimenti. Nonostante fosse il più alto riusciva a coniugare il fisico e la tecnica… A Inzaghi do un consiglio: gli dia la libertà di dribblare. L’ha sempre saputo fare”.

Esclusione Palacios, inutile fare dietrologia

Perché Inzaghi ha scelto di inserire Buchanan in lista Champions? La risposta più logica è perché il canadese ha fatto capire di poter tornare disponibile prima del previsto. Magari già a inizio ottobre. Secondo altre interpretazioni, la scelta celerebbe una bocciatura nei confronti di Correa e di Palacios.

Inzaghi arrabbiato con la dirigenza?
Inzaghi infuriato in panchina (Ansa) – interlive.it

Inzaghi conosce bene Correa, e sa che cosa il Tucu potrebbe dargli come quinto attaccante. Conosce invece pochissimo Palacios, che in pratica, finora, non si è allenato mai con i nerazzurri (Inzaghi lo avrà visto in sede due volte). Poiché non ci sarà mai la controprova, dire che il tecnico piacentino avrebbe sicuramente inserito in lista UEFA Hermoso o Rodriguez è disonesto. Si tratta di fare pura dietrologia.

Palacios, essendo arrivato da pochissimo, non è stato ancora valutato. Qualcuno dice pure che ci sarebbe stato un mezzo litigio fra la dirigenza e il tecnico, con Marotta che avrebbe provato a convincere Inzaghi a dare una possibilità al ventunenne nato a General Pico, in Argentina, anche solo per dar seguito all’investimento fatto sul mercato. Ma è inverosimile che un dirigente esperto come Marotta si aspetti che Inzaghi punti in Champions su un ragazzino che fino all’anno scorso faceva la riserva anche in Argentina

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