La scelta di Barella fa discutere tutt’Italia: “Così non si esce dalla crisi”

Italia in crisi per colpa di Nicolò Barella… La stampa si accanisce contro il centrocampista sardo dopo averlo rinnegato solo due mesi fa

Gli hanno dato del sopravvalutato e dell’inconcludente. All’indomani della fallimentare esperienza in Germania per l’Europeo, tifosi e giornalisti, anche per colpa delle dichiarazioni fornite dal mister Spalletti, hanno puntato il dito contro il blocco Inter e soprattutto contro Nicolò Barella. Il sardo è stato salutato come uno dei più deludenti: avrebbe dovuto trascinare (da solo?) la Nazionale azzurra, e invece…

Critiche su Barella
Nicolò Barella (Ansa) – interlive.it

E ora che il centrocampista sardo ha saltato per risolvere un problema medico la convocazione per la Nations League si leva un nuovo coro polemico. Barella, stavolta, avrebbe sbagliato a farsi operare al naso proprio durante la sosta per le Nazionali. Non doveva dare forfait per le partite contro la Francia e Israele.

In conferenza stampa, Spalletti ha detto di voler bene a Barella e di aver ottenuto da lui una spiegazione convincente. Ma l’impressione è che la sua assenza non gli sia andata troppo giù. Lo conosciamo: è un tipo permaloso, Luciano. Ma Nicolò Barella aveva programmato da tempo l’intervento al naso ed è attualmente in licenza.

Come sappiamo, il centrocampista dell’Inter si è operato al setto nasale. Ma non ha rifiutato la convocazione: lo staff della Nazionale era stato avvisato per tempo. In tanti però stanno criticando la sua scelta. E tra questi c’è anche una firma importante, quella di Paolo Condò. Nel suo editoriale su La Repubblica, Condò parla di Italia calcistica in crisi, e se la prende con Gravina, Spalletti e Barella… Per Condò c’è bisogno di trovare un punto di incontro tra le esigenze della Nazionale e dei club. Perché così non può andare avanti.

Condò contro Barella: “Ha preferito la società alla Nazionale

Secondo Condò l’ultimo esempio della crisi vissuta dall’Italia è sotto gli occhi e riguarda Barella. “Ha preferito la società che lo stipendia visto il poco appeal della Nations League“, ha scritto il collaboratore di lunga data della Gazzetta dello Sport passato negli ultimi anni a La Repubblica e da più di un decennio opinionista per Sky Sport. “Ma se si fosse in prossimità dei Mondiali ci avrebbe pensato su prima, saltando una partita dell’Inter”, continua Condò.

 

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Per fortuna il giornalista corregge presto il tiro, proprio per evitare di rendere Barella una specie di capro espiatorio per un fallimento che, a leggere certe frasi, sembra già scritto. Condò, in pratica, ne ha anche per il ct Luciano Spalletti: l’accusa per il tecnico è di non aver saputo dare uno spirito alla squadra, di non essere riuscito a correggere i difetti più evidenti.

Per la firma de La Repubblica, la panchina deve aggiungere del suo, dato che il livello tecnico dei giocatori non è così eccelso. Ma tatticamente, l’ex allenatore di Napoli, Roma e Inter, avrebbe dato poco.

La crisi investe anche Barella

L’Italia manca di talenti, dunque. E una simile opinione non appartiene solo a Condò. Sembra un dato oggettivo. Anche a livello di riconoscimenti formali, quest’anno, tra i candidati al Pallone d’Oro, non c’è nemmeno un italiano. Chi avrebbe potuto esserci?

Anche Barella fuori dalla top 30 per il Pallone d'Oro
Barella (Ansa) – interlive.it

Il grande escluso è Nicolò Barella. Il centrocampista dell’Inter, l’anno scorso, era nella rosa dei trenta, e arrivò al ventisettesimo posto. Quest’anno non c’è. E non c’è nessun altro italiano. Ma non è comunque un effetto di una crisi attuale: la mancanza di veri campioni in Italia è una faccenda ormai vecchia…

Il centrocampista nerazzurro, nel frattempo, si tiene alla larga da polemiche e si scrolla di dosso responsabilità che non sarebbe giusto assumersi. Dopo essersi sottoposto all’intervento endoscopico ai seni paranasali per sinusite presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Barella osserverà qualche giorno di riposo prima di riprendere gli allenamenti con il gruppo la prossima settimana.

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