La rivelazione di Nainggolan sull’Inter: “Ecco cosa mi ha condizionato”

Nainggolan torna a parlare di Inter per rivelare cosa ha condizionato in negativo la sua esperienza in nerazzurro

Si era parlato di un suo ritorno in Italia, al Trapani, ma lo stesso Radja Nainggolan ha smentito. Il belga classe 1988 sembra aver capito di non poter più mettersi in mostra in Italia.  La sua ultima avventura calcistica, al Bhayangkara nel campionato indonesiano, non è andata benissimo. Così com’era andata maluccio anche la stagione alla Spal. Le ultime partite di livello, il centrocampista belga le ha giocate nel 2021, all’Anversa. Poi, per colpa delle solite vicende extracampo, nella stagione successiva (patente ritirata, una fumata di sigaretta elettronica mentre era in panchina…) è stato messo fuori rosa.

Perché non è funzionata fra Inter e Radja Nainggolan
Radja Nainggolan con la maglia dell’Inter (Ansa) – interlive.it

Quando a fine giugno 2018 arrivò all’Inter per volontà di Luciano Spalletti, in tanti si aspettavano che il centrocampista potesse compiere il vero salto di qualità e dare sostanza e imprevedibilità alla mediana nerazzurra. C’era anche chi si aspettava che lontano da Roma Radja potesse trasformarsi in un top-player. Non fu così.

E ai nerazzurri resta solo il ricordo della spesa da 38 milioni di euro, resa un po’ meno amara solo dal fatto che le due contropartite parziali (Davide Santon e Nicolò Zaniolo) concesse alla Roma non sono mai state un vero rimpianto per l’Inter. Quell’affare è stato negli scorsi mesi oggetto di indagine da parte della procura di Milano.

Il suo avvio in nerazzurro fu abbastanza travagliato: partì fuori forma e visibilmente appesantito e poi cominciò a subire un infortunio dopo l’altro. A fine dicembre, Spalletti lo mise fuori rosa, per poi perdonarlo con l’anno nuovo. Le sue prestazioni, malgrado qualche altro problema fisico, migliorarono nel girone di ritorno, e fu suo il goal decisivo nella vittoria per 2-1 contro l’Empoli che permise ai nerazzurri di qualificarsi in Champions. Conte lo mandò in prestito al Cagliari, dove disputò un discreto campionato. Tornato a Milano nel 2020-21, giocò in tutto 4 partite, per poi essere rispedito in Sardegna.

Radja Nainggolan e l’arrivo condizionato dalla tristezza

Il belga ha parlato già in passato della sua esperienza all’Inter dicendo di essersi trovato bene e di rammaricarsi per non essere riuscito a esprimersi completamente. Qualche giorno fa, ospite del podcast Gurulandia, è tornato a parlare dell’estate del 2018, concentrandosi sui motivi che lo portarono a dire addio alla Roma: “C’era un direttore che mi faceva sentire importante, ma alla fine mi voleva vendere senza avermi mai detto niente“, ha spiegato il centrocampista. “Non volevo stare in un posto con una persona con cui non andavo d’accordo e quindi scelsi di andar via“. E scelse l’Inter.

I ricordi nerazzurri di Radja Nainggolan
Radja Nainggolan nell’ultima stagione a Cagliari (Ansa) – interlive.it

Fosse dipeso solo da lui, sarebbe rimasto a Roma, specie col senno di poi, sapendo cioè che Monchi se ne sarebbe andato dopo pochi mesi. “La mia tristezza di essere andato via da Roma era talmente grande che l’approccio all’Inter è stato magari un po’ mal compreso. Questo perché all’inizio mi fecero una domanda chiedendomi se fossi contento di essere all’Inter e io risposi di esserne felice, ma che la mia tristezza per aver lasciato Roma era maggiore“.

Nainggolan ha parlato poi anche di Conte, ricordando che l’allenatore salentino lo ha sempre trattato con rispetto, pur allontanandolo dall’Inter: sa che la sua prima stagione in nerazzurro è stata poco positiva e che il resto della sua avventura a Milano ha deluso molti tifosi. Ma Nainggolan lascia intendere appunto di essere stato condizionato da una malinconia di fondo: non era pronto a lasciare la Capitale.

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