A distanza di anni il leggendario difensore sudamericano ha raccontato un aneddoto senza il quale tutto sarebbe cambiato
In Europa ha vestito una sola maglia in tutta la sua carriera. In Italia ha legato al suo nome quello di un solo club, col quale tra l’altro ha conquistato uno storico Triplete nell’anno di grazia 2010. La storia d’amore tra Ivan Ramiro Cordoba e l’Inter è una di quelle che non annoierebbero mai neppure se raccontate decine e decine di volte. A maggior ragione, dopo le ultime rivelazioni dell’oggi 48enne colombiano, tutto assume i contorni di uno splendido disegno del destino.
Ma partiamo dai numeri, che meglio di qualsiasi altra cosa ci rammentano del profondo segno lasciato dall’arcigno e velocissimo difensore nativo di Rionegro nella storia dell’Inter del XXI secolo. Arrivato proprio all’alba del nuovo millennio, a gennaio del 2000, alla corte del club meneghino allora allenato da Marcello Lippi, Cordoba si impose subito all’attenzione per la debordante personalità e per dei clamorosi recuperi difensivi in velocità.
Diventato ben presto una colonna della formazione nerazzurra anche nei primi anni avari di successi, il colombiano ha raccolto i frutti nelle stagioni successive. La storia avrebbe poi parlato di 455 presenze totali in maglia nerazzurra in tutte le competizioni, con ben 15 trofei alzati al cielo. Molti dei quali conquistati da vero protagonista e da leader emotivo dello spogliatoio.
Eletto – una volta chiusa la carriera, ovviamente nell’Inter – come miglior difensore straniero nell’intera storia del club, il sudamericano ha recentemente raccontato un retroscena che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Cordoba, la decisione che ha cambiato la sua storia nell’Inter
Il portale ‘las2orillas.com’ ha scavato nel passato di Cordoba, raccontando i motivi per cui il giocatore, seguito con interesse dal Real Madrid appena sbarcato in Europa, non è mai arrivato a vestire la gloriosa maglia del club merengue.
È stato lo stesso idolo della Curva Nord a raccontare l’esatto momento in cui tutto sarebbe potuto svanire, e invece è continuato. Coi traguardi che abbiamo appena accennato nel precedente resoconto statistico personale e di squadra.
“Ho pensato che un giocatore colombiano non sarebbe potuto passare per l’Inter senza essere ricordato, senza segnare la storia, senza entrare nella storia di questo club. Allora ho interrotto il mio rapporto col mio agente perché lui avrebbe voluto portarmi ogni 6 mesi in una squadra diversa”, ha esordito.
“Ho preso in mano il mio contratto – Cordoba inizialmente aveva firmato per un solo anno, ndr – e ho detto al presidente che dovevamo fare un accordo. Gli ho detto: se mi paghi quello che ti chiedo, resterò qui; E anche se il Real Madrid viene a pagarmi il doppio, io non me ne vado. Dopo 3 mesi è arrivato il Real Madrid e ho detto loro che avevo raggiunto un accordo con il presidente e che non avrei lasciato l’Inter“, ha rivelato il campione. Un retroscena che non potrà che inorgoglire ancor di più il popolo interista.