Contro il Monza, Asllani non è stato il peggiore in campo, ma il suo gioco troppo timido ha nociuto al resto della squadra
Troppi duelli persi e pochi passaggi illuminanti: dopo la deludente partita dell’Inter a Monza molti tifosi nerazzurri hanno puntato il dito contro Asllani accusandolo di rallentare troppo la manovra, di essere poco incisivo in chiusura e, in generale, poco adatto al ruolo di mediano davanti alla difesa. L’albanese, però, non ha giocato male. Analizzando i numeri della sfida, al di là del dato sui duelli persi (dieci in totale), si evince che l’ex Empoli ha fatto parecchie cose nel modo migliore.
Certo, non ha fatto ciò che di solito fa Calhanoglu (cioè il regista arretrato capace di innescare la manovra e dialogare con le fasce e la trequarti, e insieme il difensore aggiunto), ma ormai, a tre anni dal suo arrivo a Milano, dovrebbe essere a tutti chiaro che il ventiduenne albanese è un giocatore diverso dal turco, con altre caratteristiche. La premessa è evidente e per questo inconfutabile: Asllani non è Calha. È la sua riserva. Tiene un po’ troppo la palla, non verticalizza con puntualità laddove ne avrebbe la possibilità e gioca raramente di prima. Ma se i compagni attorno a lui non si muovono o sono coperti, che cosa dovrebbe inventarsi? Per forza di cose deve tenerla o passarla dietro.
Contro il Monza Asllani ha giocato 104 palloni e ha messo insieme 84 passaggi con una percentuale di accuratezza del 90%. Anche i passaggi in avanti non sono stati pochi (63 in tutto). Inoltre è arrivato a 7 recuperi (il suo score è quello più alto tra i nerazzurri), e quasi tutti sulle ripartenze avversarie.
Asllani bocciato contro il Monza: giudizio troppo severo?
I dati rivelano che Asllani ha giocato bene. Ma dal giovane albanese ci si aspetta sempre qualcosina in più. Un qualche colpo di genio, qualche lancio preciso da vero regista o almeno un po’ più di personalità. C’è poi chi vorrebbe che la riserva di Calha giocasse proprio come il turco. Come un clone. Ma l’albanese ha un altro stile di gioco. È più scolastico rispetto a Calha, ma è capace di belle verticalizzazioni, se ci sono spazi disponibili.
E quindi? Forse dovrebbe essere anche Inzaghi a metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio, permettendogli di fare ciò che gli riesce con maggiore naturalezza. A parte ciò, Asllani può e deve migliorare in fase difensiva e deve anche cominciare a giocare con un po’ più di cattiveria. Ma il problema, almeno a oggi, non si pone, dato che una riserva non deve per definizione essere ai livelli del titolare. Inoltre, l’ex Empoli ha già mostrato dei miglioramenti. Si è prodotto in un paio di tackle più temerari. E sembra che abbia messo su un po’ più di muscoletti.
Il futuro in squadra dell’albanese
Forse far giocare Asllani contro il Monza non è stata una scelta troppo azzeccata da parte del mister. Le piccole si mettono a specchio, giocano basse, e così facendo danno fastidio alla squadra nella costruzione e inibiscono giocatori con poca esperienza e scarsa fantasia come l’albanese. Calha non era però al 100%… Allora sarebbe stato meglio far giocare Asllani con Barella accanto: Frattesi lo ha aiutato pochissimo con il palleggio.
A oggi preoccupa di più quello che potrebbe accadere l’anno prossimo. Quando Calha avrà trentuno anni, Asllani sarà pronto a fare il comprimario?
Kristjan Asllani ha qualità, si impegna e può ancora crescere, ma quel ruolo da filtro non fa per lui. Perde ancora troppi possessi ed è lento nel distribuire i palloni. Forse può giocare lì a risultato acquisito o quando si deve organizzare una partita diversa. Ma Inzaghi dice che Zielinski non può fare il mediano e che il primo cambio di Calha è l’albanese. Sarà un problema per l’Inter?