Ci ha lasciati a 59 anni Totò Schillaci. Dai gol a Italia ’90 alle vittorie con la Juve, l’attaccante ha indossato anche la maglia dell’Inter
Grandissima commozione per tutti gli appassionati di calcio e lo sport italiano alla notizia della scomparsa di Salvatore “Totò” Schillaci, morto a Palermo oggi, mercoledì 18 settembre, per le complicanze di una grave malattia.
Il calcio italiano perde un altro pezzo di storia. Resterà per sempre indimenticabile il ricordo dei gol di Schillaci nel Mondiale di Italia ’90. Prodezze che fecero sognare una nazione intera fino all’eliminazione in semifinale contro l’Argentina di Maradona. Partito da riserva nella Nazionale di Vicini, Totò ha segnato sei reti contro Austria, Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda, Argentina e Inghilterra, quest’ultimo decisivo per la conquista del terzo posto nella finale di consolazione disputata a Bari.
Un mese indimenticabile che permise a Schillaci di classificarsi addirittura al secondo posto nella classifica del Pallone d’Oro di quell’anno dietro a Lothar Mattheus, all’epoca calciatore dell’Inter. Schillaci venne convocato per quel Mondiale dopo la prima stagione con la Juventus nella quale mise a segno 21 gol, vincendo Coppa Uefa (in finale con la Fiorentina) e Coppa Italia.
Totò Schillaci con l’Inter
L’esperienza in bianconero per Schillaci termina nel 1992 quando passa all’Inter per 8.5 miliardi di lire, una cifra elevatissima spesa dal presidente Ernesto Pellegrini. Un’opportunità che Totò colse con grande entusiasmo, pronto a rilanciarsi in una squadra che riuscì a tenere testa al Milan di Capello nella lotta Scudetto del campionato 1992-93, poi appannaggio dei rossoneri con 4 punti di vantaggio.
Ventritré presenze e sette gol per Schillaci nella prima stagione in nerazzurro con Osvaldo Bagnoli in panchina. La seconda si rivelerà piuttosto tormentata a causa degli infortuni. Un’annata, quella 1993-94, nella quale l’Inter, rinforzata dagli olandesi Bergkamp e Jonk rischia addirittura la retrocessione, classificandosi a un solo punto dal Piacenza quartultimo.
In quella stagione, tuttavia, l’Inter riuscì a vincere la Coppa Uefa battendo in finale il Salisburgo, quando ancora si giocava con il doppio confronto andata e ritorno. Schillaci non poté fregiarsi di quel trionfo. Poco prima della finale, nell’aprile 1994, si svincola dall’Inter e accetta l’offerta dei giapponesi del Jubilo Iwata. Fu un pioniere in questo Totò, primo calciatore italiano a tentare un’esperienza all’estero in un club all’epoca, di fatto, sconosciuto. In Giappone vince un campionato prima di ritirarsi dopo un serio infortunio subito nel 1997.
Ha fatto sognare una nazione intera durante le Notti Magiche di Italia ‘90 🇮🇹💙
FC Internazionale Milano si stringe intorno alla famiglia Schillaci per la scomparsa di Totò.#FCIM pic.twitter.com/PtxE7zWHod
— Inter ⭐⭐ (@Inter) September 18, 2024
Con l’Inter, Schillaci ha totalizzato 36 presenze e 12 gol, gli ultimi due segnati poco prima dell’addio in un Derby con il Milan perso 2-1 e nel successivo ko interno con il Genoa (1-3). Il club nerazzurro lo ha ricordato nel giorno della scomparsa con un post di commiato sui social, accompagnando il messaggio di addio con una foto di Totò in maglia nerazzurra, quella che ha tanto desiderato dopo l’addio alla Juve.