Annuncio inatteso: nome pazzesco per la panchina dell’Inter

Un nome a sorpresa per la panchina nerazzurra: l’annuncio a freddo non sembra in grado di destabilizzare l’ambiente

Il tifoso è mobile, qual piuma al vento, ed è bastato un pareggio per far tornare mister Simone Inzaghi in discussione. Alla vigilia dell’importante gara di Champions League contro il Manchester City, l’allenatore nerazzurro è tornato a essere oggetto di diffuse critiche da parte della stampa specializzata e di una buona fetta del pubblico.

Inzaghi: un altro nome per la panchina
Simone Inzaghi (Ansa) – interlive.it

Lo si accusa di aver sbagliato la formazione iniziale contro il Monza e di non essere riuscito a raddrizzare la gara con i cambi. Troppo turnover, in una gara delicata. E pochi si ricordano che la partita è arrivata dopo la sosta delle Nazionali, con molti giocatori affaticati (Calhanoglu, Bastoni, Dimarco, Frattesi, Taremi), e prima di un doppio appuntamento assai impegnativo (City in coppa e, subito dopo, Milan in campionato).

Qualora Inzaghi avesse schierato i titolarissimi, è facile immaginare quali rimproveri sarebbero poi arrivati… Specie da chi invoca costantemente più spazio per Bisseck, Frattesi, Zielinski e Asllani o accusa il tecnico di scarso coraggio. Qualcuno avrebbe preferito che Inzaghi optasse per il più ampio turnover a Manchester. Quindi che l’Inter possa rischiare di prendere cinque goal in eurovisione e di arrivare al derby con il bel peso morale di un’umiliante sconfitta.

Il rischio concreto è che con un altro mezzo passo falso possano davvero tornare a galla i soliti insoddisfatti cronici pronti a invocare i vari Cambiasso, Zenga e Stankovic. Ma criticare Inzaghi dopo i due ottimi anni di crescita mostrati (nei risultati e nel gioco) dall’Inter è tanto ingiusto quanto insensato. In simili critiche il giudizio tecnico, evidentemente, è veicolato dall’antipatia personale.

Intanto, con grande tempestività, tornano a risuonare voci, retroscena e aneddoti su tecnici che avrebbero voluto o potuto allenare l’Inter. L’ultimo nome associato alla panchina nerazzurra è stato quello dell’olandese Hiddink: l’annuncio è arrivato dalla bocca del diretto interessato.

Il nome inaspettato sulla panchina dell’Inter: “Mi contattò Figo

Guus Hiddink è stato intervistato da Tuttosport in qualità di ex del PSV Eindhoven, squadra avversaria della Juve in Champions League. Pur ricordando di non essere un indovino, l’ex allenatore ha ipotizzato che il PSV difficilmente potrebbe andare oltre un pareggio con i bianconeri.

Hiddink sulla panchina nerazzurra al posto di Benitez
Hiddink (Ansa) – interlive.it

Dopodiché ha anche espresso il proprio rimpianto per non aver mai allenato in Italia: “Sì, un po’ di rimpianto ce l’ho. Mi contattò Luis Figo perché l’Inter mi voleva“, ha dichiarato l’olandese. “Ma ormai avevo già firmato con la Turchia e non sarei stato un uomo d’onore se avessi rotto il contratto che sarebbe entrato in vigore nell’estate 2010“. Quindi Hiddink sarebbe potuto arrivare al posto di Rafa Benitez per il post Mourinho

Ormai a settantasette anni, l’olandese non si siede più in panchina: lavora come dirigente. Sarebbe stato un nome adeguato alla panchina nerazzurra? In carriera, da coach, ha allenato il PSV dal 1987 al 1990, poi il Fenerbahce, il Valencia e per tre anni la Nazionale olandese. Nel 1998 era sulla panchina del Real Madrid, nel 2000 allenò il Betis. Guidò poi la Nazionale coreana, di nuovo il PSV, l’Australia, la Russia, il Chelsea e nel 2010 la Turchia. Di lì in poi altri giri per varie nazionali e un ritorno breve al Chelsea.

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