Il club nerazzurro aveva fatto un pensierino al veterano, in scadenza di contratto con la sua squadra: è arrivato l’altolà di Oaktree
Se c’è una cosa, un modus operandi, nel mercato condotto dall’Inter, che non cambierà nemmeno dopo l’avvento della nuova proprietà americana, questa è l’irrefrenabile tendenza a sondare il terreno sui futuri giocatori in scadenza di contratto.
Prerogativa di Beppe Marotta dopo qualche anno dal suo arrivo a Viale della Liberazione, la società nerazzurra negli ultimi anni ha messo a segno colpi di una certa rilevanza in ruoli chiave dello scacchiere tattico di Simone Inzaghi.
Hakan Calhanoglu, Henrikh Mkhitaryan, Andre Onana, Marcus Thuram, Mehdi Taremi e Piotr Zielinski sono il fiore all’occhiello della cosiddetta ‘politica delle occasioni’ tanto decantata dall’abile dirigente. Il quale, con una maestria fuori dal comune, ha conciliato l’aggiunta di grandi valori tecnici con un indubbio risparmio sul bilancio societario.
Anche in vista della prossima stagione, l’ex Ds della Juve starebbe già muovendo le sue pedine per convincere un campionissimo a vestire la maglia nerazzurra. Ad esser precisi, le sue intenzioni probabilmente non si tradurranno in atti concreti per una sorta di veto che i vertici Oaktree hanno posto all’operazione.
La bandiera della big all’Inter: c’è il ‘no’ di Oaktree
Non capita certo tutti i giorni di fare, a livello di squadra, 15 gol in 3 giorni. Non era mai capitato che un club, da quando esiste la moderna denominazione di Champions League, riuscisse a segnare 9 gol in una sola gara. C’è riuscito il Bayern Monaco, che prima della goleada contro la Dinamo Zagabria aveva rifilato 6 gol in campionato all’Holstein Kiel.
In entrambe le scorpacciate di reti è entrato dalla panchina un certo Thomas Muller, ovvero colui che detiene il record di assist (207) in Bundesliga, figurando anche tra i migliori rifinitori della storia del calcio con più di 300 assist all’attivo. Già recordman assoluto di vittorie del campionato tedesco (12) e della Supercoppa di Germania (8), il veterano è stato premiato poco prima del match di Champions contro i croati per le sue 710 presenze totali in maglia Bayern in tutte le competizioni in 16 anni e spiccioli di carriera.
Numeri incredibili, che cozzano forse con la possibilità che il contratto in scadenza a giugno del 2025 non venga rinnovato dal club bavarese. Di questa eventualità ne parla anche il portale teutonico ‘fussballtransfers.com‘, che sostiene come siano previsti incontri per tentare di trovare un accordo che però non può esser dato per scontato.
Marotta aveva già fiutato il colpo: l’idea era quella di sostituire Marko Arnautovic – anch’egli in scadenza a giugno 2025 – con la leggenda tedesca. Oaktree, fautore di una politica imperniata sui giovani, avrebbe però bloccato sul nascere le intenzioni del dirigente meneghino. Troppo ‘vecchio’ Muller per impegnarsi in un’operazione che, sebbene a costo zero, potrebbe essere onerosa dal punto di vista dell’ingaggio da destinare al campione.