Indiscrezioni provenienti da una prestigiosa emittente spagnola rilanciano l’idea di una Superlega parallela ai campionati: l’Inter si sfila
Nemmeno il tempo di godersi lo spettacolo della nuova Champions League – ben 28 le reti nella giornata inaugurale di martedì 17 settembre, nella quale si sono disputate le prime 6 partite – che subito starebbe riprendendo piede, perché forse mai sopita del tutto – l’idea di una Superlega parallela ai campionati. Un’alternativa all’attuale Champions che di fatto svuoterebbe di valore e prestigio la kermesse patrocinata dall’UEFA. Non serve avere grande memoria storica per ricordare che la questione è ormai annosa.
Sono ormai passati quasi tre anni e mezzo da quel 19 aprile del 2021, data di fondazione della Superlega per mano di 12 club fondatori. Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Juventus, Milan, Inter, Manchester City, Manchester United, Liverpool, Chelsea, Arsenal e Tottenham vararono il progetto di una competizione indipendente, staccata dagli organismi ufficiali del calcio europeo, che avrebbe di fatto soppiantato l’attuale prestigiosa coppa che proprio nella sua attuale edizione è stata allargata a 36 squadre. Con tanto di meccanismo di classifica unica e maggior numero di partite – e di soldi incassati dalle società – da disputare.
Tra le proteste di quasi tutto il mondo del calcio, e degli stessi tifosi nonché in alcuni casi anche dei giocatori dei club coinvolti, il comitato direttivo della Superlega fece un brusco dietrofront. Annunciando di non rinunciare del tutto al progetto, ma esprimendo la volontà di rimodellarlo anche su parametri meritocratici , prima del tutto assenti.
Tra colpi di scena, indagini dell’UEFA, intenzionata a sanzionare i club fondatori, improvvisi dietrofront e consultazioni in tribunale, si è arrivati, nel dicembre 2023, alla storica sentenza della Corte UE: “Le norme della FIFA e della UEFA sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche fra club violano il diritto dell’Unione“.
Di fatto un ‘via libera’, secondo la legge, alla possibile riapertura di un tavolo che vedeva e vede Florentino Perez, il numero uno del Real Madrid dominatore in Europa da sempre ma anche negli ultimi anni, ancora convinto fautore.
La Superlega ci riprova, ma senza l’Inter
L’emittente spagnola ‘Cadena Ser‘ ha rivelato come siano ripresi eccome gli incontri tra le big europee per tentare un nuovo lancio del progetto parallelo precedentemente osteggiato dagli stessi fans delle società coinvolte nell’idea.
Oltre ad aver riavviato i contatti con le piattaforme pubblicitarie, che garantirebbero qualcosa come 4 miliardi di euro da spartirsi come torta per la nuova Lega allargata nelle sue partecipanti fino ad arrivare a 64 squadre, ci sarebbe una novità non di poco conto.
🏆‼️ La idea es que haya SUPERLIGA en septiembre de 2025
👉 “Hay reuniones con 100 clubes de Europa y algunos muestran DUDAS sobre la meritocracia”
⚽️🛡️ “De los clubes fundadores, TODOS, excepto el Inter, están en el proyecto”
🎙️ℹ️ Informa Sique Rodríguez en #elBar95☕️🔥 pic.twitter.com/fgVVYyBOk1
— Carrusel Deportivo (@carrusel) September 17, 2024
Dei club originariamente aderenti al progetto, nonché protagonisti della sottoscrizione della prima carta ufficiale della Superlega nel 2021, solo l’Inter si sarebbe ora sfilata fuori. Le nuove consultazioni tra i cosiddetti ‘sodalizi’ ribelli, insomma, non includono la Beneamata. Una presa di posizione che certamente non potrà che trovare l’approvazione di UEFA e FIFA.