Il piano dell’Inter è stato confermato anche dalla stampa sportiva dell’Inter: a oggi Piero Ausilio sembra in vantaggio sulla Juve
Adesso ne parlano diffusamente anche in Francia, e sembra dunque confermato che l’Inter abbia intenzione di mettersi al lavoro subito per organizzare un nuovo colpo a zero per la prossima stagione. Com’è stato per Taremi e Zielinski, giocare d’anticipo potrebbe dare opportuni frutti. Questa è la speranza del ds Piero Ausilio, che da più da tre anni segue ormai l’obiettivo e sa di avere dinanzi l’occasione propizia per affondare il colpo. Ora o mai più.
Il progetto è quello di mettere le mani su Jonathan David, attaccante classe 2000, nato a New York ma nazionale canadese e in forze al Lille. Cresciuto tra i settori giovanili dell’Ottawa Gloucester e Ottawa Internationals, il ragazzo è arrivato in Europa nel 2018, e ha debuttato subito come professionista con la maglia del Gent dimostrando grandi qualità fisiche e tecniche. Il canadese è un giocatore d’attacco e dotato di ottima tecnica. Gli addetti ai lavori lo vedono come il tipico attaccante moderno, bravo a crearsi spazi, a giocare per la squadra, a sfondare, a superare l’avversario con rapidi movimenti di gambe e a calciare da qualsiasi posizione. Il meglio lo dà nell’attaccare la profondità, ma al Lille ha anche dimostrato di saper essere un vero goleador.
In Francia, gioca da 2020, ed è riuscito a imporsi come versatile centravanti, utilissimo in fase di impostazione del gioco e come terminale offensivo. Conclusa la sua prima stagione francese con 13 goal in 48 partite complessive, è stato uno dei protagonisti a sorpresa della sorprendente vittoria della Ligue 1 da parte del Lille. Nella stagione 2021-22, le reti in campionato sono state 15, più altre 3 in Champions.
Confermato l’interesse di Ausilio nei confronti di David: è già partito il corteggiamento
Nel 2022-23 il vero exploit, con 24 reti in Ligue 1 e altre 2 in Coppa di Francia. Numeri, grossomodo, confermati anche nella stagione successiva, quando in 33 presenze ha segnato 19 volte, aggiungendo poi 3 marcature in Coppa di Francia e 4 goal i Europa League.
Al Lille non vorrebbero perderlo, e lui non ha chiuso del tutto le porte alla possibilità di un dialogo per un rinnovo in extremis. Ma più il tempo passa più aumentano le chance di vederlo trasferirsi a zero altrove. I suoi agenti sanno che il ragazzo ha molti estimatori. In Italia piace a Inter, Juve e Milan. In Spagna potrebbe muoversi il Barcellona. Poi c’è il PSG, che lo segue attentamente da tre anni almeno.
Per battere la concorrenza, che include appunto anche la Juventus, Piero Ausilio proverà a tessere la tela con l’agente già in questi mesi. Non è detto che il lavoro svolto in anticipo possa essere la strategia giusta. Con Thuram, nonostante il suo arrivo a Milano, le trattative inaugurate molti mesi prima della scadenza non hanno portato a risultati concreti, tanto che l’attuale numero 9 nerazzurro era stato un passo dall’accettare la corte del Milan.
Ma proprio con l’attaccante francese, Ausilio ha dimostrato di saper agire anche di opportunismo, inserendosi al momento propizio. Contando però su un lungo lavoro svolto dietro le quinte: lo stesso Thuram ha confessato di aver scelto l’Inter perché conquistato dal costante interesse mostratogli nel tempo dalla dirigenza.
Il pericolo principale arriva dalla Spagna
Per contro, con Taremi, tutto è filato liscio: a novembre 2023 già si sapeva che l’iraniano avrebbe giocato la stagione successiva con la maglia nerazzurra. Stessa cosa, o quasi, con Zielinski. Per David bisognerà comunque affrontare una concorrenza assai più folta e agguerrita.
Ausilio non sembra preoccupato da Giuntoli: così come confermato anche in Francia, sembra che David abbia più simpatia per i colori nerazzurri che per quelli bianconeri, anche perché nell’Inter gioca il connazionale Buchanan. Il vero pericolo all’orizzonte è rappresentato dal possibile inserimento del Barcellona.
Anche i blaugrana, come l’Inter, hanno a che fare con limiti di manovra sul mercato. Possono acquistare solo bilanciando ogni uscita con entrate superiori. Per questo, puntano ad affari a zero. I dirigenti del Barcellona hanno però dimostrato di non essere troppo a loro agio con simili trattative: non sono abituati a lunghe trattative fatte di attesa, corteggiamenti a distanza e piccoli progressi graduali.