Grandi rimpianti a Viale della Liberazione per il talento spagnolo ‘lasciato’ andare in estate: cartellino lievitato, ora spinge Ancelotti
La storia del calciomercato si arricchisce ogni anno di aneddoti e retroscena legati a mancati acquisti che, se portati a termine, avrebbero presumibilmente cambiato radicalmente la storia di un club. È il caso del Genoa di Enrico Preziosi, che per un pugno di euro – come avrebbe detto un moderno Sergio Leone – non prelevò dalla Polonia, prima del suo approdo a Dortmund, tale Robert Lewandowski. Uno degli attaccanti più forti e prolifici degli ultimi 10 anni di calcio internazionale.
È il caso della Juve allora diretta da quel Beppe Marotta oggi presidente dell’area sportiva dell’Inter, che non affondò il colpo su un giovanissimo Erling Haaland proposto e spinto al club bianconero da alcuni intermediari di mercato. Avrete già capito che il caso dei due bomber fenomenali è solo l’antipasto di una trattativa di mercato che il club nerazzurro, nella scorsa estate, si è lasciata sfuggire perché spaventato dai costi del cartellino.
Non stiamo parlando, ancora, come è oggettivamente nelle fattispecie del polacco e del norvegese, di campioni in grado di segnare un’epoca con la loro grandezza, ma il rimpianto nelle ultime ore sta montando lentamente ma inesorabilmente nei pensieri degli uomini di mercato dei Campioni d’Italia.
Gasiorowski, ora è troppo tardi: c’è il Real Madrid alla finestra
Già campione d’Europa con la Spagna Under 19, di cui è una colonna insostituibile, inserito con buona costanza nelle rotazioni della prima squadra del Valencia nonostante la giovanissima età, Yarel Gasiorowski è uno dei difensori di sicuro avvenire dell’intero panorama continentale.
Fisico imponente (192 cm di altezza), ma veloce e puntuale nelle chiusure, il centrale difensivo è merce rara anche per la sua predilezione per il piede sinistro. Non è un mistero che le ricerche di mercato dei nerazzurri nella sessione di scambi conclusasi lo scorso 30 agosto siano andate proprio in quella direzione, come poi dimostrato dall’arrivo di Tomas Palacios dall’Independiente Rivadavia.
Prima del talento argentino Marotta aveva però seguito da vicino il difensore iberico. Il prezzo di 15 milioni sparato dal club de ‘Los Murcielagos’ aveva però spaventato il dirigente, che aveva mollato la pista dopo una timida trattativa. Dopo aver ritoccato il suo accordo in termini di ingaggio annuo e soprattutto di clausola rescissoria – passata a 45 milioni dai precedenti 20 – il calciatore è uscito definitivamente dall’orbita meneghina.
Anche perché, ed è notizia recentissima svelata dal quotidiano spagnolo ‘As’, il difensore è entrato prepotentemente nell’agenda di mercato del Real Madrid, a caccia di un giovane difensore mancino da inserire in rosa. Ormai il prezzo di partenza per partecipare ad un’eventuale asta supera e di parecchio le disponibilità del club milanese. Gasiorowski resterà un rimpianto di mercato, in attesa di capire se si dimostrerà davvero, da ‘grande’, il prodigio di cui tutti dicono un gran bene.