Nessuna garanzia da parte del Comune di Milano per l’accessibilità dell’impianto meneghino in vista della finale di Champions del 2027, l’UEFA esclude San Siro dalle papabili candidate ospitanti
L’esordio dell’Inter in Champions League è avvenuto entro le mura dell’Etihad Stadium di Manchester contro il City di Pep Guardiola, sommerso in un’atmosfera sensazionale. Ma nulla in confronto a quanto i tifosi nerazzurri sanno di poter vivere fra gli spalti di San Siro, casa nerazzurra da una vita.
L’impianto vedrà infatti protagonista la squadra di Simone Inzaghi già dalla prossima partita in casa contro la Stella Rossa in programma il prossimo martedì 1 ottobre e gli appassionati non attendono altro, mentre si lascerà spazio al Milan per disputare il proprio impegno interno di campionato contro il Lecce fra un paio di giorni. Il tutto a margine della supersfida del derby, giocato lo scorso weekend con un risultato sfavorevole per la classifica del ‘Biscione’.
Nell’occasione è stato altresì registrato un grande record d’incassi come mai accaduto prima nella storia della Serie A, segno distintivo di quanto San Siro resti il simbolo non soltanto della città ma anche dell’intero scenario calcistico internazionale.
A tal proposito, però, restano vive lo voci di una possibile dislocazione della sede di gioco di Inter e Milan verso nuovi stadi di proprietà, con il Comune di Milano che spinge al contrario per una permanenza stabile all’insegna del rinnovamento delle infrastrutture che dominano una costruzione ormai datata. Al fine di velocizzare le trattative coi rappresentanti delle due società, anche il primo cittadino Giuseppe Sala continua a mobilitarsi.
L’ultimo indizio in tal direzione è stato altresì dato dalla stessa UEFA, la quale aveva inizialmente individuato San Siro come potenziale casa per la finale dei giochi di Champions League dell’edizione 2026/2027 prima della sospensione di giudizio da parte della FIGC dello scorso maggio.
Nello specifico, la Federazione Europea ha ottenuto nelle scorse ore un avviso formale inoltrato da parte dell’amministrazione comunale volto a sottolineare che “San Siro e le aree circostanti potrebbero essere oggetto di ristrutturazione” proprio in quel frangente temporale.
Pertanto non sarà possibile assegnare la finale della competizione all’impianto summenzionato, riaprendo in via ufficiale il percorso di candidature di altre città europee pronte ad ospitare l’evento in programma nella primavera del 2027 nel rispetto delle indicazioni normative rilasciate pubblicamente dall’UEFA in materia di sicurezza, grandezza dell’impianto ed ulteriori parametri classificatori.
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