La sconfitta nel derby ha lasciato profonde ferite nel mondo Inter: l’allenatore e il difensore tra i più bersagliati dalla critica
Un disastro tutt’altro che annunciato. Una batosta che, in particolar modo dopo la bella prova in quel di Manchester nell’esordio stagionale in Champions League, nessuno si sarebbe mai aspettato. L’Inter Campione d’Italia, la favoritissima Inter che sembrava poter viaggiare col vento in poppa dopo l’iniezione di fiducia data dal match europeo, è apparsa stanca ed irriconoscibile proprio in una delle partite più importanti dell’anno.
La stessa Inter che vantava una striscia aperta di sei successi consecutivi nel derby della Madonnina, e che avrebbe potuto, in caso di vittoria, far sprofondare il Milan già a -6, si è persa sul più bello. Ha perso la sfida contro un Milan arrivato al derby certamente con meno fiducia, con tanti dubbi di natura tattica e non solo, ma con più rabbia in corpo. Con più voglia di vincere e, anche se potrebbe sembrare una bestemmia considerando i giudizi formulati su Inzaghi e Fonseca fino a poco prima del match, forse anche disposto meglio tatticamente.
Già perché Simone Inzaghi, lo stesso che era stato glorificato dalla stampa intera dopo la gara dell’Etihad, è finito sul banco degli imputati sia per l’atteggiamento mostrato dai suoi giocatori, sia per qualche sostituzione che ha lasciato perplessi alcuni addetti ai lavori. Il tecnico non solo ha deciso, a metà ripresa, di rimodellare totalmente il centrocampo sostituendo i tre titolari della linea mediana, ma ha anche deciso di privarsi di un certo Alessandro Bastoni quando mancavano ancora 8 minuti più recupero alla fine della partita.
Certo, non siamo alla clamorosa scelta di sostituire il difensore azzurro nel primo tempo come accadde in un celeberrimo Udinese-Inter del 2022/23, ma l’esclusione dell’ex Parma in quel momento del match ha lasciato pensare. Lo stesso Bastoni, tra l’altro, non è stato affatto esente da critiche nei giudizi dei giorni successivi.
Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio Lo Sport’, il giornalista Tony Damascelli non ha usato certo il fioretto per parlare dell’attuale momento della compagine nerazzurra. Sia relativamente alla classifica – con la miseria di 8 punti raccolti nelle prime 5 giornate in Serie A – sia per quello che si è visto in campo nel derby coi cugini.
“L’Inter sta mostrando un aspetto che è stato sottolineato solo da un ex interista come Giuseppe Bergomi. Domenica, dopo il derby, Bergomi ha detto testualmente che la squadra è “vecchia e stanca”. Ovviamente ci sono anche giovani nell’Inter, ma, ad esempio, in difesa, a parte Bastoni – che, a mio avviso, non è un grande difensore, ma solo un buon difensore – la squadra mostra segni di usura“, ha esordito Damascelli.
“Bastoni non mi pare un difensore come quelli di una volta. In generale, è una squadra che ha delle ‘ragnatele’, ma ora spetta a Simone Inzaghi tirarsi fuori da questa situazione. I cambi che ha fatto domenica non mi sono piaciuti per niente. È stato un passo indietro, anzi due o tre passi indietro, che hanno mostrato un Inzaghi timoroso, come nei momenti peggiori del passato“, ha severamente chiosato il giornalista.
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