Inzaghi, come gran parte del pubblico interista, si aspettava molto di più da Pavard: è tempo di un’analisi profonda sul suo rendimento
L’avvio stagione di Benjiamin Pavard è stato tutt’altro che incoraggiante. Il francese, dopo l’Europeo in Germania speso in panchina con la maglia della Francia, ha finora largamente deluso anche in nerazzurro. Giunto in ritiro con relativo (ma giustificato) ritardo, ha faticato a trovare la condizione migliore, dopodiché, una volta tornato in campo, non ha saputo offrire buone prestazioni.
Finora si è messo in evidenza soltanto in negativo. Anche nel derby è apparso spesso troppo molle o poco concentrato. Che cosa gli è successo? Di certo, non sta giocando bene, ma non bisogna tuttavia esagerare con i giudizi negativi.
Dati alla mano, bisogna constatare che finora Benji non è stato certo un acquisto fallimentare per l’Inter, ma neppure si è dimostrato quel crack che in tanti avevano invocato o sperato. Anche Simone Inzaghi, molto probabilmente, si aspettava molto di più da Pavard: lo aveva chiesto alla dirigenza dopo l’addio a zero di Skriniar per avere in rosa un braccetto destro bravo a impostare, sicuro in difesa, capace di leggere bene il gioco, di sganciarsi e di rivelarsi pericoloso in trazione.
Prendere Pavard significava mettersi in rosa un jolly di difesa con grande esperienza internazionale. Arrivato nell’estate del 2023 dal Bayern Monaco, dopo una lunga e delicata trattativa, Pavard aveva avuto bisogno di poche settimane per ambientarsi in Serie A. Inizialmente, era stato bloccato da Darmian, interprete che Inzaghi ha sempre reputato affidabile e a suo modo fondamentale per dare equilibrio alla squadra.
Inzaghi deluso da Pavard: le soluzioni a disposizione del tecnico
Dopo essersi preso la titolarità, Pavard è stato bloccato da un serio infortunio al ginocchio: al suo posto, data la concomitante assenza sulla fascia di Dumfries, l’allenatore non ha potuto affidarsi al solito Darmian, ma ha dovuto dare spazio al giovane Bisseck. Il tedesco, malgrado i dubbi di molti, ha sorpreso da subito in positivo, dimostrandosi forte in chiusura e assai propositivo in costruzione e aggressione.
Superato l’infortunio, il difensore francese è riuscito però a recuperare slancio e sicurezza e a riconfermarsi come elemento utile in difesa. A fine stagione, è poi arrivato l’Europeo in Germania, con la cocente delusione della bocciatura da parte di Deschamps (il ct francese non gli ha fatto giocare nemmeno un minuto).
Con la nuova stagione, l’Inter ha dunque ritrovato un Pavard fuori forma, un po’ demotivato e probabilmente meno sicuro di sé stesso. All’estero già parlano di una possibile cessione. A oggi non sembra però che l’Inter abbia voglia di mettere sul mercato l’ex difensore del Bayern Monaco anche se l’avvio in campionato non è stato troppo esaltate.
Scambio con la Premier
Inzaghi crede molto nel talento di Pavard e vorrebbe che il francese rispondesse con prestazioni di alto livello. TEAMtalk parla di un possibile scambio. Benjamin Pavard ha mercato soprattutto in Premier League: prima che i nerazzurri riuscissero a strapparlo al Bayern, si era mosso il Manchester United.
Anche il Liverpool, l’Arsenal, il Tottenham e il Newcastle potrebbero essere interessati al francese. E secondo i media britannici, l’Inter potrebbe cedere a una proposta di scambio proprio con una squadra di Premier. Ma non per cercare un altro difensore.
TEAMtalk tira in ballo Guglielmo Vicario, portiere seguito da Ausilio all’indomani della cessione di Onana. L’ex Empoli potrebbe essere l’erede di Sommer? E per arrivarci, l’Inter potrebbe addirittura sacrificare Pavard? Sembra assai improbabile, anche perché quest’estate l’Inter ha investito parecchio per prendere Pep Martinez, il secondo portiere che nei piani della società dovrebbe ereditare l’anno prossimo il posto del portiere svizzero.
Inzaghi aspetterà Pavard, offrendogli la possibilità di riscattarsi. E se il francese è in una fase no, in panchina c’è pronto Bisseck, che a Manchester contro il City ha dimostrato di poter giocare anche contro avversari di livello superiore.