Possibili cambiamenti di programma nel mercato nerazzurro: il talento potrebbe tornare alla base a fine anno
Qualcuno sosteneva – e lo fa tuttora – che sarebbe potuto essere il Kenan Yildiz dell’Inter. Del resto l’età è quella, il talento pure, solo il piede preferito è diverso. In ballo per buona parte dell’estate tra restare alla Pinetina e giocarsi le proprie carte da titolare nella stellare rosa dei Campioni d’Italia, o partire addirittura a titolo definitivo, Valentin Carboni ha scelto, di concerto con la dirigenza meneghina, una sorta di via di mezzo.
Passato in prestito al Marsiglia il 7 agosto per 1 milione di euro, il talento albiceleste potrà essere riscattato dal club francese a fine anno per la ragguardevole cifra di 36 milioni. L’Inter ha però mantenuto per sé un diritto di ‘recompra’, da esercitare entro 10 giorni dall’eventuale mossa dell’OM, pari a 40 milioni.
Le prospettive di impiego di colui che lo scorso anno, in prestito al Monza, fece vedere ottimi assaggi delle sue incredibili potenzialità erano davvero lusinghiere. Alle dipendenze di un tecnico come Roberto De Zerbi, già capace di esaltare e far rendere il massimo chiunque disponesse di un certo talento, il giocatore argentino avrebbe potuto davvero fare quel salto di qualità che tutti gli addetti ai lavori avevano già profetizzato per lui.
L’ottimo inizio di stagione del club francese, in testa alla classifica dopo 5 giornate in compagnia di PSG e Monaco, non è però andato di pari passo col contributo del sudamericano. Il suo impiego in campo è stato davvero esiguo.
Carboni non gioca mai: l’Inter pensa al rientro anticipato
Complice l’esplosione di Amine Harit, depositario del ruolo di trequartista centrale nel 4-2-3-1 di stampo ‘Dezerbiano’, e considerando l’imprescindibilità del ritrovato Mason Greenwood, l’albiceleste è scivolato molto indietro nelle gerarchie del tecnico bresciano. Dopo 450′ minuti – recuperi esclusi – disputati in campionato dall’ambiziosa compagine transalpina, Carboni ha raccolto solamente 36 minuti. Frutto di due entrate in campo da subentrato nei match contro Reims e Tolosa.
Non è difficile capire come finora l’esperienza in terra francese sia stata più che deludente per il giocatore argentino, che aveva legittimamente creduto di poter trovare più spazio in una squadra naturalmente dedita ad un calcio offensivo.
Sebbene la stagione sia ancora lunga, e che le cose potrebbero cambiare anche nel giro di poche settimane, Carboni e la stessa Inter riflettono sulle prospettive a medio-lungo termine. Marotta potrebbe prendere in seria considerazione l’idea di far tornare il calciatore a fine anno, ma stavolta con l’intenzione di lasciarlo in rosa, facendolo partire alla pari con gli altri nella conquista di un ruolo da protagonista nell’Inter che verrà.