Caso ultras, intercettazione su Zanetti: la telefonata choc

Il caso ultras continua ad arricchirsi di nuovi dettagli, a tratti decisamente incredibili. Un’intercettazione riguarda anche il vicepresidente Javier Zanetti

Non è facile capire quali possano essere gli sviluppi e le ripercussioni giudiziarie del caso ultras, che ha portato a misure cautelari per 18 persone del tifo organizzato di Inter e Milan. Se le società sono state ben presto identificati come parte lesa, il discorso cambia per i singoli tesserati che avrebbero avuto rapporti con gli ultras in questione, in una storia di sudditanza, soprattutto per determinati interessi commerciali.

Telefonata choc su Zanetti
Javier Zanetti è al centro di un’intercettazione molto discussa (LaPresse) – interlive.it

Nelle ultime ore, sta ottenendo grande attenzione mediatica anche un’intercettazione che riguarda Javier Zanetti, e non solo. Secondo quanto riportato dall’ANSA, in una telefonata del 26 maggio 2023 Marco Ferdico, uno dei vertici del tifo organizzato e Marco Materazzi, bandiera storica del club, avrebbero parlato del fatto che Ferdico avrebbe saputo da Zanetti che “ci sono dei funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva anche per l’accaduto…al povero Vittorio”.

Chi ha indagato sul caso ci ha messo ben poco a capire che stavano parlando di Vittorio Boiocchi, ucciso nell’autunno 2022. Tutto si legge negli atti della Procura e del gip, e sarà “certamente approfondita quando l’indagine potrà essere disvelata”.

Non solo gli ‘avvertimenti’ di Zanetti: rapporti anche con Calhanoglu e Barella

Nel corso della telefonata non sarebbe emersa solo la mossa di Zanetti, ma Ferdico avrebbe detto anche “di aver incontrato Calhanoglu e Barella, per parlare delle criticità sorte per la vicenda dei biglietti della finale di Champions”. Addirittura il calciatore turco si sarebbe lamentato per il comportamento della società.

La telefonata choc su Zanetti
Zanetti avrebbe avvertito un capo ultras dell’azione della polizia (LaPresse) – interlive.it

Ancora, sempre dalle carte dei pm, “stando alle affermazioni di Ferdico, Calhanoglu avrebbe dovuto trascorrere, nel mese di agosto “una serata a cena con la propria famiglia, unitamente a quella di Bellocco Antonio”. È bene sottolineare che i singoli tesserati non sono indagati, ma i rapporti di sudditanza emergono con sempre più chiarezza dagli atti.

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