Oggetto di pressioni della tifoseria organizzata nerazzurra anche un grande ex calciatore dell’Inter prossimo all’addio, ecco l’ultimo dato bollente delle intercettazioni telefoniche
Prosegue incessante l’analisi dei dati in possesso alla Procura di Milano in merito all’indagine sull’associazione criminale delle due tifoserie organizzate di Inter e Milan.
Nell’attesa di rilevare le dichiarazioni di alcuni volti noti delle due società come il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, il vicepresidente Javier Zanetti e il difensore rossonero Davide Calabria, tutti menzionati nelle intercettazioni raccolte dagli organi di polizia preposti, sono spuntati ulteriori dati che rendono protagonista della vicenda anche un noto ex calciatore dell’Inter. Trattasi di Milan Skriniar, oggi in forze al Paris Saint-Germain.
Il difensore slovacco – il quale verrà ascoltato assieme agli altri tre – era infatti sul piede dalla partenza per scadenza del suo contratto e sembrava aver già preso in via definitiva la propria decisione di non voler rinnovare affatto con l’Inter per il futuro. Tale notizia, a quei tempi, non aveva trovato il consenso della tifoseria che proprio nelle persone di Mauro Nepi e Marco Ferdico era riuscita a raggiungere l’accordo di un confronto verbale con il calciatore.
I due rappresentanti della Curva Nord avevano dunque chiesto al dirigente responsabile dei rapporti con la tifoseria, Massimiliano Silva, che tale incontro si svolgesse direttamente lungo i viali della Pinetina. Ciononostante, stando alla ricostruzione dei fatti sbrogliata da ‘Tuttosport’, la società nerazzurra aveva prontamente rifiutato la proposta con uno snodo che ha dell’incredibile.
Anche Skriniar nella morsa della Curva Nord, contatti diretti vietati: “Ci ha detto che va via”
“Mi è stato detto che l’incontro qui non si può fare, nel senso che non si può venire ad Appiano. Ci sono telecamere e robe varie. Sarebbe meglio che vi incontraste in un altro luogo, questo è quello che mi ha suggerito la società. Con società intendo il Direttore (Giuseppe Marotta, oggi presidente)”, aveva pronunciato Silva.
Così Ferdico, suo interlocutore, aveva preso per buone le parole del dirigente e cambiato i propri piani: “Se il Direttore ti ha dato questa indicazione allora non verremo. C’è rispetto reciproco”, aveva aggiunto il capo ultrà. Così l’incontro è avvenuto al di fuori dei confini della Pinetina, in un luogo lontano da occhi indiscreti. “Ti comunicheremo dove lo incontreremo, è essenziale parlare con lui perché per noi è un giocatore importante”, aveva altresì concluso Ferdico nella speranza di far rimangiare al calciatore la propria decisione.
Al momento del dialogo con Skriniar, durato una ventina di minuti, il calciatore è apparso intimorito ma comunque deciso nella propria posizione. “Va via, non ci sono abbastanza soldi per discutere di rinnovo. Ma lui lo avevano già venduto, poi si sono rimangiati tutto perché non è arrivato Bremer. Lo hanno trattato male”, si legge.
Andrà dunque compresa fino in fondo anche la posizione di Skriniar in questa ulteriore diramazione delle vicende che stanno annebbiando l’Inter in queste ore. Ribadendo il fatto che, stando al codice di giustizia sportiva, è fatto divieto assoluto a qualunque tesserato delle società di avere interlocuzioni con i sostenitori durante partite ufficiali o in situazioni legate allo svolgimento della propria attività professionale. Ammessi gli scenari di multe, squalifiche e inibizioni in caso di severe infrazioni.