A quasi 10 anni di distanza dalla sua uscita ufficiale dall’Inter, il presidente del Triplete ha parlato della sua squadra del cuore
Non servono tanti giri di parole per spiegare chi è Massimo Moratti per i tifosi nerazzurri: in una definizione, unica e condivisa dalla stragrande maggioranza degli innamorati dell’Inter, è il ‘presidente più amato’. Il più vincente, oltre che il più longevo dell’ultracentenaria e gloriosa storia del club.
Sulle orme del grande papà Angelo, che per primo portò l’allora Coppa dei Campioni a Milano e per ben due volte, Massimo ci ha messo qualcosa come 10 anni per vincere il primo dei 5 scudetti della sua gestione. Dopo aver investito cifre che all’epoca nessuno in Italia si era mai permesso di mettere nel ‘giocattolo calcio‘ – forse solo Sergio Cragnotti, ma per un periodo più limitato di Moratti, non fu da meno – l’imprenditore milanese ha aperto un’epopea di vittorie che i tifosi interisti ben ricordano.
Il culmine del suo periodo presidenziale toccò il suo apice nell’anno di grazia 2010. Quello dei Triplete griffato Mourinho. Quello la cui immagine più vivida è la clamorosa voglia di vincere mostrata, contro tutte le avversità possibili, nell’epica semifinale di ritorno nella tana del Barcellona di Guardiola e Messi. Un’impresa mai riuscita, quella della tripletta stagionale, ad alcuna squadra italiana nella storia né prima né dopo quella compiuta da un gruppo di uomini e calciatori eccezionali.
Normale quindi che quando l’ex presidente – ormai fuori dalle gerarchie del club da quasi 11 anni – parla della ‘sua’ Inter, la sua opinione abbia una certa influenza. Oltre che degna di essere ascoltata dall’alto di un’esperienza senza pari nell’esercizio del ruolo.
Moratti sull’Inter di Inzaghi: “Ecco cosa serve”
Intervenuto a ‘Radio Kiss Kiss Napoli’ – l’emittente ufficiale del club partenopeo, diretto rivale dei nerazzurri nella corsa scudetto – l’ex patron nerazzurro ha parlato della possibilità di un bis scudetto della rosa allenata da Simone Inzaghi.
“L’Inter di quest’anno è sicuramente forte, ha una rosa completa, ma bisogna capire se ha anche la sostanza per potersi ripetere come l’anno scorso“, ha detto l’indimenticato presidente, successivamente stuzzicato sia sull’argomento Lukaku, eroe del Tricolore del 2021, che sull’inchiesta relativa alla delinquenza di parte del mondo Ultras.
“Romelu i suoi goal li fa sempre, perché la sua presenza in campo mette in condizione gli avversari di essere prudenti, poi Conte sa come farlo rendere al massimo. Bufera sulle curve di Milan ed Inter? Spero che l’Inter ne uscirà pulita e che possa continuare senza quella parte di tifo poco sana. Società e tesserati vittime della situazione? Secondo me sono stati un po’ costretti a fare certe cose“, ha chiosato il figlio del grande Angelo.