È il turno di Zanetti in Procura per l’inchiesta sugli ultras. Due ore di colloquio con i magistrati per chiarire meglio la sua posizione
Prosegue nel massimo riserbo l’inchiesta riguardante sugli ultras. Dopo i primi giorni di scalpore, i fari su questa indagine si sono leggermente spenti, ma non il lavoro degli investigatori. La Procura di Milano continua ad effettuare tutti gli approfondimenti del caso e ascoltare le persone coinvolte nelle intercettazioni. Il primo ad essere sentito dai magistrati è stato Simone Inzaghi, mentre ieri, giovedì 10 ottobre, è stato il turno di Javier Zanetti.
Il vicepresidente dell’Inter è stato ascoltato due ore dai magistrati come persona informata sui fatti. Un colloquio per chiarire meglio la posizione dell’ex bandiera nerazzurra e i suoi rapporti con i leader della curva interista. Massima collaborazione da parte di Zanetti, che ha spiegato tutto nei dettagli. Ora nei prossimi giorni molto probabilmente sarà il turno dei calciatori nominati da Ferdico nelle diverse intercettazioni presenti sul tavolo degli inquirenti.
Un colloquio con i magistrati per chiarire meglio la sua posizione e spiegare il reale rapporto che aveva con gli ultras. È questo il motivo per cui Javier Zanetti si è recato in Procura ed è stato ascoltato dai titolari del fascicolo dedicato agli affari riguardanti il mondo del tifoso milanese.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Zanetti ha confermato i contatti con Ferdico per quanto riguarda i biglietti della finale di Champions League. “Io ne parlai con la base della dirigenza e non con Marotta – ha spiegato il vicepresidente nerazzurro ai magistrati – la situazione dei tagliandi era nota alla società, ma io non potevo fare nulla non avendo compiti esecutivi nel board“.
La ‘Bandiera’ interista, attuale vicepresidente del club, ha anche definito normale e tranquilli i suoi rapporti con i capi della curva. Inoltre, ha smentito qualsiasi soffiata a Ferdico su un’indagine a carico dei leader del tifo e un contatto pratico con Bellocco: “L’ho visto solo una volta, me l’hanno presentato ed è finito lì“.
Nonostante questo, i social si sono scatenati nei confronti di Zanetti. “Il suo interrogatorio prosegue sulla scia di quello di Inzaghi – scrive un utente – non finirà bene“. Ci va molto più duro, invece, un’altra persona: “Zanetti al gabbio il mio scudetto“. O ancora “Questa faccenda tiene in apprensione juventini e milanisti. Aspettano la radiazione dell’Inter e il carcere a vita per Inzaghi, Zanetti e soprattutto Marotta“.
ma, esattamente, nella vicenda delle #curve, in che cosa l’#Inter sarebbe parte lesa, visto che #Inzaghi parlava spesso al telefono con uno dei capi #ultras, senza “avvertire” il sentore di minacce, e #Zanetti ha ammesso rapporti frequenti (e cordiali) con quella gentaglia?
— brunello (@jeanloupverdier) October 11, 2024
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