Il boom sul mercato porta a un inatteso sorpasso: l’Inter, dopo tantissimi anni, scavalca i rivali della Juve
Un primato di classifica particolare, che può essere letto in termini di potenza economica ma anche come motivo di revisione delle politiche di acquisto e di gestione della rosa. Per la prima volta dalla stagione 2012/13 la Juve non è più la società prima nella speciale classifica del monte ingaggi della rosa. Da quest’anno il gradino più alto del podio è nerazzurro.
L’Inter comanda con circa 142 milioni. Subito dopo c’è il club bianconero a 114 milioni. Al terzo posto c’è il Milan. Il dato rivela dunque uno storico sorpasso da parte dell’Inter sulla Juve. E, di certo, è stata decisiva l’ultima sessione di mercato… L’Inter avrebbe dovuto sfoltire, vendendo per esempio esuberi pesanti a bilancio come Joaquin Correa. Ma non ha potuto o saputo farlo.
I dato stagionali dicono che il fatturato dell’Inter è pari a 440 milioni di euro. Quello della Juve è a 390 milioni, quello del Milan a 435 milioni (quindi pochissimo sotto a quello dei nerazzurri). Nell’ultima sessione di calciomercato l’Inter ha chiuso con un -56,7 milioni. La Juve è a -61,3 milioni. Mentre il Milan ha un passivo più ridotto: -38,9 milioni. E poi c’è il dato più significativo, quello che segna una vera svolta negli equilibri della Seria A: il monte ingaggi.
Sorpasso dell’Inter sulla Juve nella classifica del monte ingaggi
Il peso di tutti gli ingaggi per l’Inter è di 141,7 milioni di euro. E ciò fa del club nerazzurro la società con la rosa più costosa a livello di stipendi. La Juve, che ha sempre avuto il monte ingaggi più alto del campionato, è a 138,8 milioni. Il Milan ha speso molto meno: il monte ingaggi rossonero nella stagione 2024/25 è di 96,6 milioni. E, di fatti, i tifosi del Diavolo si lamentano con la dirigenza: per essere più competitiva, la società deve aprirsi a spese più alte in termini di ingaggi.
La Roma è quarta. Il Napoli, invece, è quinto nella classifica del monte ingaggi: per i partenopei sono quasi 60 milioni in meno dell’Inter capolista. E ha senso, dato che quest’anno la squadra allenata da Conte non gioca le coppe. Ma fosse rimasto Osimhen, il Napoli sarebbe al quarto posto sopra il Milan.
Il dato più curioso della classifica è che l’Empoli “costa” in tutto meno del solo Vlahovic! Per l’Inter il sorpasso ha un duplice valore. Da un lato segna un progresso in termini di ambizioni sportive. Dall’altro, dimostra che la dirigenza non è riuscita a tagliare i costi così come ha fatto negli anni scorsi.
In ogni caso, è interessante notare come in pochi anni i nerazzurri siano riusciti a ridurre l’enorme distanza negli ingaggi rispetto ai bianconeri. Nella stagione 2019/20, l’Inter era ferma a un valore nettamente inferiore: meno della metà (260 milioni circa per la Juve è 116 milioni circa per l’Inter) rispetto a quanto speso dalla squadra di Torino.
Le cose sono cambiate con l’arrivo di Marotta. La Juve ha cominciato a ridimensionarsi (complici i tagli imposti da Andrea Agnelli e in seguito da Elkann, anche per via dei guai con la giustizia sportiva e gli affari ingestibili, vedi Cristiano Ronaldo). L’Inter, invece, ha vinto due Scudetti, ha giocato due finali europee e ha cominciato ad acquistare e trattenere giocatori di spessore. Così, ora, la situazione si è rovesciata. Sono bastati cinque anni.