Infortunio Asllani: Roma-Inter, Inzaghi ha deciso

Tornato in gran forma dagli impegni con l’Albania, Asllani si è fermato prima di Roma-Inter per una contusione

Gli è bastato un solo allenamento per subire una contusione al ginocchio e mettere in apprensione Simone Inzaghi alla vigilia di Roma-Inter, delicato incontro di Serie A: una partita importantissima per confermare lo stato di forma e le vere ambizioni della squadra nerazzurra dopo l’avvio di campionato non perfetto.

Asllani: la decisione di Inzaghi
Kristjan Asllani tra Barella e Lautaro (Ansa) – interlive.it

Per Inzaghi era già scattato un allarme per il centrocampo. Piotr Zielinski, che ha subito un infortunio muscolare durante gli impegni con la Polonia in Nations League, ha dato subito forfait per la sfida contro la Roma. In più, il tecnico piacentino ha dovuto anche fare i conti con una botta subita in allenamento da Kristjan Asllani.

Il regista albanese, protagonista con sua Nazionale, ha dunque ulteriormente complicato i piani del tecnico nerazzurro. Con il dubbio sulla sua presenza per la sfida contro la Roma, Asllani mette ancora più in affanno la squadra. A centrocampo ci sono infatti a disposizione soltanto Barella, che è appena rientrato da un infortunio e non è dunque al 100%, Calhanoglu (che rischia una squalifica nelle prossime giornate per la questione dei contatti con gli ultrà), Mkhitaryan e Frattesi (che ha accumulato molti minuti con la maglia dell’Italia).

Alla fine, Inzaghi ha deciso di non convocare Asllani per la sfida dell’Olimpico. L’allenatore piacentino non vuole correre rischi, con l’italo-albanese in dubbio pure per il match di Champions contro lo Young Boys.

Asllani: è arrivata la decisione di Inzaghi per Roma-Inter

Per ovviare alle assenze a centrocampo, ovvero per allungare la panchina, Inzaghi ha promosso tra i convocati un giovane dell’Under 20: si tratta di Thomas Berenbruch, talentino che i tifosi nerazzurri hanno già cominciato a notare durante le amichevoli del ritiro estivo. Buona tecnica, personalità e confidenza con il goal: sono queste le tre doti principali del giovanissimo scelto dal tecnico interista come panchinaro aggiunto per la trasferta capitolina.

Asllani botta al ritorno a Milano
Kristjan Asllani e Simone Inzaghi (Ansa) – interlive.it

Intanto i numeri di Asllani all’Inter sono tornati sotto la lente di ingrandimento, rinnovando il dibattito sul suo ruolo e sulla sua reale importanza in rosa. Finora l’albanese ha collezionato 5 presenze, di cui una sola da titolare, per un minutaggio complessivo di 142′. Non ha giocato sempre male, ma è stato poco incisivo.

Zero sono i goal e zero gli assist. La statistica è invece ottima per quanto concerne i passaggi riusciti (144 su 159, quindi più del 90%). Va detto che l’ex Empoli difficilmente si arrischia in verticalizzazioni (anche se è un colpo nelle sue corde): inibito, cerca sempre la soluzione più elementare, rallentando il gioco. Talvolta si accende, si ricorda di poter da solo illuminare la gara e s’inventa la giocata giusta.

L’albanese può ancora crescere?

In questo avvio di campionato ha creato una grossa occasione da goal e ha prodotto 3 passaggi chiave. In porta ha tirato pochissimo: su 3 tentativi ha inquadrato lo specchio in un’unica occasione. In fase difensiva è a quota 7 duelli vinti e 4 tackle riusciti. Ma ha perso anche due o tre palloni sanguinosi in disimpegno.

La decisione di Inzaghi su Asllani
Asllani con la maglia dell’Albania (Ansa) – interlive.it

Lo scorso anno, in 26 presenze, di cui soltanto 6 dal 1′, ha chiuso la stagione con un goal e 2 assist, una percentuale di passaggi riusciti pari al 93% (656 su 705), 8 passaggi chiave e 3 big chance create. Ha provato in tutto 5 volte il dribbling portato a termine l’azione con successo in 3 occasioni. A livello difensivo aveva invece offerto qualche numero interessante: 11 palloni intercettati e 13 rubati, 33 duelli vinti (sono tanti però anche quelli persi: 26).

Il miglioramento che tutti si attendevano non si è ancora manifestato. Ma probabilmente Asllani non può esprimersi al meglio in una posizione così arretrata. Ha le doti tecniche e l’intelligenza tattica per giocare come play, ma sembra ancora mancare della personalità, dell’esperienza e della cattiveria necessarie a interpretare nel modo migliore un ruolo così delicato. Con l’Albania gioca più avanzato, e si esprime molto meglio.

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