Voci di un possibile addio a fine stagione dell’attuale presidente nerazzurro si rincorrono in queste ultime ore, intanto Marotta riceve l’ambìto premio “Eccellenza Internazionale del Mediterraneo” assieme a Calhanoglu. Ecco le sue parole
L’incerto momento storico vissuto dall’Inter la scorsa primavera ha permesso al fondo statunitense Oaktree di prelevare le quote societarie in mano alla famiglia Zhang e lanciare la propria politica operativa, insediando innanzitutto Giuseppe Marotta come prima figura di riferimento in qualità di nuovo presidente.
Le responsabilità dell’ormai ex amministratore delegato sono dunque andate ampliandosi ulteriormente in aggiunta a ciò che fino a quel momento era riuscito ad apportare, in stretto legame simbiotico con il resto della direzione sportiva. Branca alla quale, s’intende, lui è sempre rimasto maggiormente affine. Dall’alto della propria esperienza, Marotta segue oggi un percorso lineare e punta a preservare l’integrità del brand, la sua storia ed i tenti successi maturati nel tempo attraverso il raggiungimento di nuovi successi collettivi.
E chissà che dopo il ventesimo scudetto cucito sul petto, non ne possa arrivare anche un altro. Fiancheggiato da qualcos’altro di cui, per scaramanzia legittima, non si vuol neppure menzionare. Ciononostante è ben noto che il cammino del presidente non sarà poi così tanto lungo, almeno nelle intenzioni. Marotta aveva infatti espresso più volte la volontà di lasciare il calcio, prima o poi, per dedicarsi alla politica dello sport: un ruolo per cui siederebbe piuttosto bene.
A rinforzare tale ipotesi sono anche le voci recenti sulle possibilità di vedere l’ex direttore della Juventus lontano dall’Inter già dal prossimo anno, per fare spazio ad un secondo ciclo della gestione Oaktree.
Le voci, in ogni caso, non sono state ancora confermate ed il presidente si limita a rimanere concentrato sui tanti obiettivi concreti del momento. Lo ha ribadito anche nel corso della videochiamata a distanza tenuta quest’oggi in occasione della premiazione ‘Eccellenza Internazionale del Mediterraneo’ in Roma. “Orgoglioso di ricevere questo riconoscimento”, ha raccontato ai rappresentanti presenti delle varie organizzazioni ed associazioni giornalistiche.
“Lo condiviso con tutta l’Inter che mi ha permesso di poter raggiungere traguardi prestigiosi”, ha quindi aggiunto. Parole non dal sapore d’addio, ma che nascondono soltanto grande riconoscenza. Un “do ut des” fra sé e l’Inter. A seguire, anche il centrocampista nerazzurro Hakan Calhanoglu ha voluto spendere due parole sincere sulla ricezione del rispettivo riconoscimento: “Un onore e un orgoglio molto grande”. In rappresentanza, va pur sempre precisato, dell’ottimo lavoro svolto finora con l’aiuto del resto della squadra dell’Inter.
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