Crescita notevole per l’esterno figlio d’arte fra il passato al Milan ed un futuro ancora tutto da scrivere, c’è anche l’Inter come la Juventus sulle sue tracce
In una serata complessivamente felice per la Nazionale Italiana di Luciano Spalletti, reduce dalla vittoria su Israele che consolida il primato nel girone di appartenenza in Nations League, ha brillato una nuova stella nel firmamento internazionale.
Che potesse essere l’occasione giusta per esordire non era affatto scontato, solo per il nome che porta sulla schiena: Daniel Maldini è un self-made man all’italiana, che si è costruito da sé.
La spinta avuta dal Milan ha certamente contribuito a crearsi attorno a sé una cerchia di estimatrici da cui poi il club rossonero si è improvvisamente distaccato. Ci hanno creduto Spezia, Empoli e Monza. Coi biancorossi brianzoli entusiasti di averlo adesso con sé, perché mai avrebbe potuto immaginare un avvio migliore in stagione. Merito del duro lavoro e una sana dose di talento che non guasta mai.
Il baby Maldini adesso ha un solo obiettivo, quello di tornare a vestire presto i colori azzurri come fatto dal padre Paolo e dal nonno Cesare prima di lui. Intanto, però, vuol dedicarsi a pieno a quel che ha definito “il mio posto nel mondo”.
“Qui a Monza mi sono sentito subito a casa, si stanno vedendo i primi risultati. Sto bene e rispetto le scelte fatte dal Milan in passato”, ha raccontato l’esterno offensivo – out stasera col Verona per una contusione alla spalla – in una recente intervista per ‘La Gazzetta dello Sport’. “Ho acquisito maggiore consapevolezza nei miei mezzi e c’è chi dice che ancora non li sfrutti a pieno. Ora so che non devo fermarmi”, ha poi aggiunto aprendo a moltissime finestre per il futuro.
Del resto, sulle sue tracce ci sono anche Inter e Juventus. I primi lo continueranno a seguire anche nei prossimi mesi per valutare come procede la sua evoluzione nel calcio dei grandi, mentre è possibile che nel mentre possano iniziare a studiare delle mosse per arginare le pressioni dei rivali bianconeri.
Non si esclude che possano giungere anche principi di offerte al cospetto del Monza per poterlo prelevare dal prossimo anno, a mezzo di operazioni economicamente favorevoli come nel caso di un acquisto con contropartita tecnica del calibro di Sebastiano Esposito, attualmente impegnato in prestito all’Empoli da cui però non giungono segnali incoraggianti sul riscatto terminale da 5 milioni.
Da tenere in considerazione oltretutto la presenza di una clausola sul 50% della rivendita del cartellino da versare nelle casse del Milan, che potrebbe far alzare l’asticella sul prezzo finale a cui il Monza sarebbe propenso a cedere Maldini ad una delle big in corsa per il suo cartellino.
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