L’Inter arriva allo stadio Wankdorf di Berna per vedersela in Champions con lo Young Boys: la sintesi e i voti della sfida
Dopo il pari dell’Etihad contro il City e il 4-0 contro la Stella Rossa, l’Inter cerca una seconda vittoria in Champions contro gli svizzeri dello Young Boys allenati da Joel Magnin (da pochi giorni arrivato in panchina al posto di Patrick Rahmen). Inzaghi schiera in attacco la coppia Arnautovic-Taremi e Bisseck come braccetto di sinistra al posto di Bastoni.
Dopo una decina di minuti a ritmi blandi, gli svizzeri cominciano a sorpresa a imporre il loro gioco: gli uomini di Magnin si muovono con aggressività e velocità, costringendo l’Inter in difesa. I nerazzurri, partiti per disegnare calcio, riescono solo a scarabocchiare qualche linea di passaggio in difesa, spaventati forse dalla prospettiva di giocarsi un crociato sul campaccio sintetico. La prima vera occasione per gli ospiti arriva al 32′ con Bisseck messo davanti a Van Ballmoons da Taremi: il portiere della squadra di casa chiude bene lo specchio.
A inizio secondo tempo c’è subito un fallo in area su Dumfries: è rigore. Tira Arnautovic e, indovinate un po’, se lo fa parare. Al 59′, Monteiro entra di forza in area e tira: lo ferma il palo. Subito dopo, dall’altro lato, ci prova Dimarco, con un esterno velleitario. Gli svizzeri continuano ad aggredire con Males, i cui tiri sono per fortuna poco precisi. Con un colpo di carambola, al 92′, Thuram la mette dentro su cross di Dimarco. Nessuno ci credeva più. L’Inter porta a casa una vittoria in una partita giocata malissimo.
I top e i flop della trasferta dell’Inter in terra svizzera
TOP
THURAM – Goal sporco e importantissimo.
ZIELINSKI – Dà un po’ di senso al gioco di una squadra spenta. Poca roba comunque (e si mangia un goal facile facile alla fine), ma rispetto ai compagni non sembra litigare col pallone.
BISSECK – L’unico che sembra metterci un po’ di forza e voglia. Gli mancano però l’esperienza e la concentrazione.
FLOP
CARLOS AUGUSTO – Non convince in copertura e ancora meno in spinta. Sul suo lato Bisseck deve fare gli straordinari, in un senso e nell’altro, per tenere a galla la squadra. Il brasiliano sembra manchevole di forza, coraggio e voglia di fare. Si fa male al 53′.
DUMFRIES – A differenza di Carlos Augusto, corre e si propone, ma combina poco di buono. Pasticcia, litiga con gli avversari, con il campo e con sé stesso. In difesa cerca di far valere il fisico. Riesce a procurarsi con bravura il penalty gettato alle ortiche dall’amicone Arnautovic.
ARNAUTOVIC – La sua mollezza sembra compiacenza nei confronti degli avversari: passate pure, ché io non vi presso né vi contrasto: spingetemi un po’, così posso cedere il pallone e liberarmi del problema. Si prende il rigore a inizio secondo tempo e lo tira con la stessa arrendevolezza con cui ha giocato il primo tempo. Poi si dispera in panchina.
BARELLA – Dovrebbe dettare i tempi della manovra, superare il pressing degli svizzeri e fare da filtro davanti alla difesa, ma rallenta le giocate, è impreciso e perde palle sanguinose, facendo sentire a tutti una struggente mancanza di Calhanoglu.
YOUNG BOYS-INTER
0-1
92′, Thuram
Young Boys (4-2-3-1): Von Ballmoos 7; Blum 6,5 (86′, Athekame sv), Lauper 6, Benito 6, Hadjam 6,5; Lakomy 6,5 (75′, Elia 6), Ugrinic 6,5; Virginius 6,5 (58′, Colley 6), Imeri 6 (58′, Males 6), Monteiro 6,5; Ganvoula 6 (86′, Itten sv). Allenatore: Magnin 7
Inter (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6 (75′, Bastoni 6), De Vrij 6, Bisseck 6,5; Dumfries 5,5, Frattesi 5,5, Barella 5,5, Mkhitaryan 6 (60′, Zielinski 6,5), Carlos Augusto 5 (53′, Dimarco 6); Arnautovic 4,5 (60′, Lautaro 5,5), Taremi 5,5 (75′, Thuram 6,5). Allenatore: S. Inzaghi 5
NOTE: Ammoniti, 33′, Hadjam, 36′, Monteiro, 36′, Dumfries, 37′, Imeri, 81′, Males