Zielinski si è presentato con due goal alla prima apparizione dal 1′ in Serie A con l’Inter, ma per lui si parla già di addio anticipato
Nonostante i due goal (entrambi su rigore), la prestazione di Piotr Zielinski in regia contro la Juventus non è stata indimenticabile. In costruzione, il polacco ha fatto vedere cose interessanti, ma ha faticato tantissimo come filtro davanti alla difesa, esponendo la squadra a varie situazioni pericolose. I primi due goal della Juventus sono arrivati anche perché l’ex Napoli non ha partecipato come avrebbe dovuto alla fase difensiva.
Non è quella la sua posizione d’elezione, e lo ha dichiarato lo stesso Zielinski a fine match. Inzaghi potrebbe però schierarlo ancora lì nella partita contro l’Empoli: Calhanoglu è ancora out e Asllani si è allenato ieri con il ginocchio fasciato. Il polacco ha colpito per il cinismo dimostrato dagli undici metri e per la personalità e la generosità con cui si è inserito nella squadra. Ma Simone Inzaghi non ha ancora trovato il sostituto ideale per il turco.
Come si evince dal bilancio approvato due giorni fa, l’Inter ha fatto firmare a Zielinski un contratto di quattro anni e non di tre, così com’era trapelato dopo l’ufficializzazione del colpo a zero. Quindi, il polacco si è legato ai nerazzurri fino al 2028 (con 2 milioni di bonus alla firma)… In realtà, nel contratto dell’ex Napoli è presente una clausola d’uscita a favore del club alla scadenza del terzo anno. Ciò significa che Zielinski potrebbe essere protagonista di un addio anticipato.
Per quanto riguarda, Matteo Darmian e Francesco Acerbi, invece, l’Inter ha stipulato con i due difensori un rinnovo fino al 2026. Anche in questo caso si è trattato di una sorpresa, tanto che si parlava di possibile uscita a zero a fine stagione per entrambi. Per l’esterno, che compirà trentacinque anni a dicembre, e il difensore centrale, trentasette a febbraio 2025, la società ha voluto però evitare che la scadenza dei contratti cadesse durante il Mondiale per Club.
Anche in questo caso, però, l’Inter, volendo, avrebbe la possibilità di interrompere l’accordo con dodici mesi di anticipo pagando circa 500.000 euro di buonuscita a testa. A quanto pare, lo stesso discorso, vale anche per Mkhitaryan.
Tornando a Zielinski, in Inter-Juve, abbiamo scoperto che il suo apporto come regista può essere importante in situazioni di emergenza. Così com’è appunto capitato con le assenze di Calhanoglu e Asllani. Ma il polacco, attualmente, non è la soluzione alla Calhanoglu-dipendenza dell’Inter.
Senza il turco in campo, i nerazzurri sono molto più fragili in difesa e perdono equilibrio. Per il resto, Zielinski deve giovare mezzala, a sinistra, come alternativa a Mkhitaryan. Per il ruolo di vice Calhanoglu la situazione è ancora incerta. In rosa c’è Asllani, che finora non ha convinto.
Durante la cerimonia per il Pallone d’Oro, dove il turco è arrivato ventesimo, Calhanoglu ha voluto incensare la prestazione del polacco nel suo ruolo, come in passato ha fatto lodando anche il lavoro di Asllani.
Ha detto che Zielinski è stato bravo: “Non era facile giocare in quel ruolo dopo anni che in campo fai altro. Ha fatto anche due goal su rigore, e sono contento perché vuol dire che c’è qualcuno che può tirare al posto mio“.
Il polacco non è Calhanoglu, tocca la palla bene, ha esperienza e classe, ma sbaglia in copertura, uscendo quando i centrali sono avanzati e non seguendo il suo uomo nelle azioni pericolose. Ma essendo nuovo nel ruolo non è il maggiore responsabile dei goal presi contro la Juve, questo è sicuro. Bocciarlo già oggi non ha alcun senso, così come pensare che sia il caso di venderlo a fine stagione: l’Inter ha preso Zielinski come sostituto di Mkhitarian e un suo addio anticipato lascerebbe l’Inter senza soluzioni sul centro-sinistra.
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