L’Inter investe sull’Arabia Saudita a più livelli: ora si valuta anche il possibile arrivo di un talento saudita
Qualche giorno fa il Ministero degli investimenti dell’Arabia Saudita ha concesso una licenza di investimento all’Inter, per permettere al club nerazzurro di operare nel Paese saudita. La licenza di investimento è stata presentata con una cerimonia presso la sede centrale del Ministero a Riad, con la partecipazione di Alessandro Antonello, CEO corporate dell’Inter, e Javier Zanetti, in qualità di vicepresidente del club.
Anche l’Inter si è dunque attivata per partecipare al Saudi Vision 2030, il piano degli sceicchi che mira a rendere la Saudi Pro League uno dei maggiori campionati di calcio mondiali. L’Inter ha scelto Riad come sede regionale per collaborare con le aziende locali e diventare un riferimento anche istituzionale per i giovani club sauditi.
L’Inter dovrebbe puntare anche allo sviluppo dei giovani giocatori ma soprattutto di interessanti partnership strategiche. E non è escluso che a consolidamento di questo speciale rapporto, l’Arabia Saudita possa voler far arrivare all’Inter alcuni dei suoi giocatori più talentuosi. Il calcio arabo non è soltanto passerella per vecchi o stanchi campioni strapagati e strappati ai campionati europei. Negli ultimi tempi stanno venendo fuori diversi giocatori interessanti di nazionalità saudita.
E l’Inter potrebbe quindi accoglierne uno in squadra. Chi potrebbe essere? Tra i profili più interessanti c’è quello di Marwan Al-Sahafi, vent’anni, seconda punta o trequartista, di proprietà dell’Al-Ittihad. Quest’anno sta giocando in prestito al Beerschot, nella Serie A belga, un club che appartiene a Abd Allah bin Musa’id Al Sa’ud, ex presidente dell’Al-Hilal e proprietario anche dello Sheffield United.
Al-Sahafi ha ritmo, grande accelerazione ed è bravo tecnicamente. Rivela insomma ottime doti di palleggio e controllo palla, ma sembra anche abbastanza forte dal punto di vista atletico. Gli arabi ci credono molto, e dopo l’anno in Belgio potrebbero volerlo far crescere in un campionato più competitivo e formativo: la Serie A.
Marwan Al-Sahafi sembra un giocatore completo, ma è ancora immaturo tatticamente e dovrebbe ancora perfezionare alcuni aspetti del suo modo di interpretare il ruolo di trequartista. Di certo, però, è il talento più interessante che l’Arabia Saudita è riuscita a produrre in questi ultimi due anni. Dietro di lui c’è una punta: Talal Haji. Un attaccante diciassettenne, veloce e moderno, ancora giovanissimo e quindi poco strutturato fisicamente, ma energico nell’interpretazione del gioco e abile nei movimenti in area.
Sembra anche bravo nell’elusione della pressione e nello sprint. Rivela abilità nel gioco aereo e ottima tecnica, e per questo può giocare spalle alla porta o come attaccante da lanciare in verticale. Dai video che circolano sul web si nota una punta con una spiccata capacità di proteggere la palla e dal buon controllo ravvicinato. Sa finalizzare da opportunista ma è anche bravo con il tiro da media e lunga distanza. Anche Talal Haji è un prodotto dell’accademia giovanile dell’Al-Ittihad Club. E oggi è considerato uno degli adolescenti più talentuosi dell’Arabia Saudita.
Nel giugno 2023, è stato il membro più giovane della sua squadra nazionale all’AFC U-17 Asian Cup, dove i giovani sauditi sono arrivati ai quarti di finale e hanno mostrato un’interessante generazione di giocatori.
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