A margine dell’approvazione del bilancio per l’esercizio chiuso il 30 giugno del 2024, i tifosi nerazzurri hanno un motivo in più per preoccuparsi: possono andar via in tre
Lunedì il CdA dell’Inter ha approvato l’esercizio di bilancio al 30 giugno del 2024. Le cifre non si riferiscono ovviamente al nuovo corso targato Oaktree, ma sono indicativi di una buona politica di gestione dei costi intrapresa dalla proprietà Suning, o meglio dire dalla dirigenza capitanata da Marotta.
L’Inter ha chiuso sì il bilancio con un rosso pari a 35,7 milioni di euro, ma il risultato è in miglioramento di circa 50 milioni di euro rispetto all’esercizio chiuso a giugno 2023, dichiarato in perdita per 85,8 milioni.
Il fatturato del club è stato pari a 473,2 milioni di euro (contro i 425,5 milioni di euro dell’anno prima), mentre i costi sono rimasti sostanzialmente stabili a quota 464,3 milioni (465,5 milioni nel 2022/23). Tra le voci sui debiti e crediti da corrispondere o da incassare agli e da altri club, spiccano anche le specifiche sui costi legati ai contratti dei singoli giocatori.
La scoperta fatta dal popolo nerazzurro non può lasciar dormire sonni tranquilli se ci si proietta idealmente al prossimo 30 giugno, quando le clausole presenti nell’accordo potrebbero ingolosire gli stessi atleti nonché altre società.
Inter, i veterani possono lasciare quasi a ‘zero’: la situazione
Come opportunamente sottolineato anche da Calciomercato.it, le situazioni contrattuali di tre veterani come Francesco Acerbi, Matteo Darmian ed Henrikh Mkhitaryan merita un capitolo a parte.
Per il difensore centrale e per il jolly tuttofare arrivato dal Parma giusto 4 anni fa, è già scattata l’opzione di rinnovo di un altro anno rispetto alla scadenza iniziale fissata nel 2025. Marotta ed Ausilio, che hanno di fatto chiuso la pratica contrattuale alla fine della scorsa stagione, hanno agito in tal modo anche per garantirsi la presenza dei due al Mondiale per Club che prenderà il via il prossimo 15 giugno.
Anche il centrocampista armeno, sotto contratto fino al 2026, dovrebbe essere della truppa per la prestigiosa nuovissima competizione patrocinata dalla FIFA. C’è un ‘però’ che potrebbe cambiare i piani dei nerazzurri in vista della kermesse a 32 squadre che si disputerà negli Stati Uniti.
Tutti e tre i calciatori hanno infatti una clausola, nel loro accordo, che gli consentirebbe di interrompere il contratto un anno prima della nuova scadenza stabilita. Ovvero a giugno del 2025. Il valore della stessa, ‘solo’ 500mila euro, appare decisamente irrisorio.