L’ex tecnico di Juve e Samp è stato accostato con insistenza alla panchina di un club cadetto: la decisione ufficiale è stata presa
Al pari di altri suoi illustri ex compagni di squadra nella magica spedizione mondiale di Germania 2006, Andrea Pirlo, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera di allenatore. Se altri campioni del mondo come Fabio Grosso, Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi hanno iniziato ‘dal basso’, subentrando in corso in realtà di tutto rispetto ma non di primissimo ordine, l’ex metronomo di Marcello Lippi ha cominciato la sua nuova carriera niente di meno che nella Juve.
Dopo aver raccolto la pesante eredità lasciata in dote dai suoi predecessori (Conte, Allegri e Sarri avevano portato ai bianconeri ben nove scudetti consecutivi, col salentino campione per tre anni di fila, il livornese ben 5 e l’altro toscano uno, l’ultimo) Pirlo ha provato ad imporre il suo nuovo calcio fatto di fantasia e spregiudicatezza.
L’esperienza, per quanto arricchita dalla vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa, non ha portato i risultati sperati: l’allora presidente di allora, Andrea Agnelli, lo sostituì dopo una sola stagione, mettendo di fatto fine al progetto di Guardioliana memoria di costruire un giocattolo vincente con un giovane tecnico cresciuto in casa propria.
Dopo esser stato fermo nella stagione 2021/22, in estate ecco arrivare la proposta del club turco Fatih Karagümrük, col quale Pirlo ha collezionato 33 gettoni, fatti di 11 vittorie, 11 pareggi ed altrettante sconfitte, risolvendo il suo contratto coi rossoneri a tre giornate dalla fine della stagione 2022/23.
L’anno dopo, ecco l’occasione per un ritorno in Italia: la Sampdoria, appena scesa in B, gli ha affidato il compito di risalire immediatamente al piano di sopra. Dopo una stagione altalenante, fatta di grandi vittorie e di inopinate cadute, l’avventura si è conclusa al primo turno dei Playoff con la sconfitta patita per mano del Palermo. L’anno dopo, l’ex centrocampista ci ha riprovato, ma qualcosa si era irrimediabilmente rotto.
Dopo tre giornate in cui ha raccolto un solo punto, il club ligure lo ha esonerato all’alba della stagione 2024/25: l’ex Milan è rimasto così a piedi, in attesa di una chiamata che ora finalmente è arrivata.
In Serie B la situazione di alcune squadre si è già fatta delicata. Nonostante la classifica sia, al solito, cortissima, taluni presidenti hanno deciso che è necessario intervenire ora prima che sia troppo tardi. È stato questo il pensiero del patron del Modena, che ha esonerato Pierpaolo Bisoli dopo la sconfitta sul campo della Spezia maturata domenica 2 novembre.
Coi canarini al penultimo posto con 11 punti in 12 gare, il presidente Rivetti ha provato a corteggiare Pirlo per la sua panchina. Nonostante due approcci ufficiali veicolati direttamente al ‘Maestro’, il diretto interessato non se l’è sentita di prendere le redini di una squadra in netta difficoltà. E con non troppo talento in rosa per provare a fare un certo tipo di calcio.
Attraverso una nota ufficiale, la società emiliana ha ufficializzato la sua decisione per il futuro della sua panchina: “Il Modena F.C. comunica che, come già anticipato nella nota ufficiale di ieri, la guida tecnica della Prima Squadra è da oggi affidata a Paolo Mandelli, attuale tecnico della squadra Primavera gialloblù“, si legge.
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