Crescita esponenziale del valore dell’esterno mancino nell’ultimo anno e mezzo all’Inter, tante big interessate al cartellino in vista della prossima estate. Oaktree avrà un ruolo decisivo
Una roboante cavalcata verso il successo. Non soltanto di squadra, come noto, ma anche sul piano personale. Così e in altri modi potrebbe esser definito lo spezzone di carriera che sta vivendo Federico Dimarco tra le file dell’Inter da un paio di anni a questa parte.
Dal ritorno in nerazzurro dopo le annate vissute fuori alla fiducia mostratagli da Antonio Conte, poi l’addio di Ivan Perisic che gli ha spianato la strada verso l’ascesa ed il consolidamento sotto la guida di Simone Inzaghi. Per quest’ultimo e l’intero movimento calcistico nerazzurro, Dimarco è davvero uno degli imprescindibili. Oltre che incedibili, s’intende. Almeno per il momento, però.
Perché il mondo è mutevole e con esso anche i piani di mercato delle società. A conti fatti l’esterno mancino è fra i migliori nel suo ruolo in Europa e lo dimostrano non soltanto le votazioni a fine partita ma anche le statistiche complessive a suo favore, specie in termini di occasioni da gol create. Potrebbe talvolta peccare in fase di ripiegamento ma ormai un esterno come lui, per essere incisivo, deve sapersi spingere ben oltre la mediana.
Di annotazioni positive Dimarco ne ha ricevute parecchie finora, fra campionato e Champions League, destando le attenzioni di moltissime big internazionali decisamente desiderose di mettere le mani su un calciatore così.
Dal Bayern Monaco, andante incontro ad un costante ciclo di ricambi in organico come occorrerà anche nel caso di Alphonso Davies, passando per le ultra ricche realtà di Premier League. Specie da questo versante l’Inter potrebbe ricevere manifestazioni concrete già dalla prossima estate, ma non dovrebbero andare incontro a trattative a meno della presentazione di offerte che vanno ben oltre l’attuale prezzo di mercato del cartellino del calciatore.
Si parla di almeno 60 o 70 milioni di euro, l’impensabile pur di mettere in apprensione la dirigenza e spezzare il legame che intercorre fra il calciatore e la sua fede calcistica a tinte nerazzurre. L’ultima parola penderebbe comunque dalle labbra della proprietà Oaktree, la quale potrebbe realmente essere ingolosita dall’idea di mettere a segno una plusvalenza estremamente profittevole nel rispetto dei propri piani aziendali. Finora però tutto tace ed è presto per giungere a qualsiasi conclusione.
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