Sotto accusa il centrocampista nerazzurro in questo avvio di stagione, spuntano delle differenze rispetto al passato e dovrà emergere contro il Napoli: “È mancato più di tutto, cambierei anche Thuram”
Il centravanti e capitano Lautaro Martinez non è stato l’unico dei calciatori nerazzurri finiti sotto l’occhio attento della critica in questa prima frazione dei giochi di campionato.
Complice sicuramente il fatto di non esser riuscito a segnare tanti gol quanti ne avesse fatti lo scorso anno, nel medesimo frangente temporale. Eppure è risaputo quanto ‘El Toro’ abbia avuto da faticare soprattutto la scorsa estate, fra i mille impegni con la Nazionale che hanno posticipato e ristretto il recupero a lui destinato prima dell’avvio della nuova stagione.
Avrebbe una scusante in meno il centrocampista nerazzurro Nicolò Barella, altro imprescindibile della rosa di Simone Inzaghi finito di recente sulla lista degli insoddisfatti. Ad aver trattato del suo stato di forma è stato Riccardo Trevisani, raggiunto in una intervista per ‘Televomero’. Il giornalista ha infatti voluto evidenziare delle criticità mostrate in termini generici dall’intera squadra nerazzurra, fino poi a scendere nel particolare proprio a ridosso della disputa del delicatissimo big match di campionato contro il Napoli. Ecco in quali termini.
“Inzaghi tende a minimizzare l’importanza della partita con il Napoli ma sappiamo tutti che ci tiene moltissimo. Del resto ha fatto una scelta chiara contro l’Arsenal, domenica schiererà tutti i suoi titolari”, ha aperto Trevisani facendo innanzitutto il punto sullo stato mentale dell’Inter e il modo in cui potrebbe approcciare alla partita il tecnico piacentino.
“A Conte starebbe bene un pareggio, mentre i nerazzurri si presentano con la pancia un po’ piena. Dopo la vittoria dello Scudetto verrebbe a chiunque. Barella è fra quelli in cui questa condizione risalta maggiormente, in campo fa un metro in meno invece che farne uno in più”, ha poi aggiunto Trevisani pizzicando il centrocampista azzurro. Quasi ci fossero delle sostanziali differenze rispetto alla scorsa stagione o il recente passato, in cui appariva dinamico ed incisivo anche in fase di non possesso. Infine ha tirato le somme su Marcus Thuram, divenuto “quasi più importante di Lautaro” sebbene non abbia ben figurato contro il Venezia e venga reputato non così tanto insostituibile al pari di Hakan Calhanoglu e Francesco Acerbi.
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