Inzaghi potrebbe essere già lontano dall’Inter: l’ex Lazio sogna una panchina di rilievo. E no, non per forza in Premier
A differenza di molti suoi predecessori, sembra che Simone Inzaghi fatichi ancora a esprimere un sentimento di piena condivisione dei valori nerazzurri. Intendiamoci: è un professionista di grande valore, ci mette impegno e cuore: conclude una partita su due senza voce, ha sempre parole di rispetto per la società e i tifosi. Di certo, vuole il bene dell’Inter e sta bene a Milano.
A livello epidermico, sembra però che non si sia mai completamente fuso in un’estasi nerazzurra, in un senso di piena appartenenza. Così com’è accaduto a Mancini, a Mourinho e un po’ anche allo juventino Antonio Conte (che dopo un anno e mezzo a Milano sembrava il primo fra gli interisti, come quando invocava rispetto per la società e i colori del club).
Forse Inzaghi non si è ancora innamorato dell’Inter? Più probabilmente, il suo, è solo un problema di decenza: l’allenatore piacentino, dopo essere stato legato per così tanti anni alla Lazio, non ha alcuna voglia di lasciarsi andare a facili dichiarazioni d’amore. Preferisce far parlare il lavoro e i risultati.
E se è il caso, non ha paura a dirsi contento e orgoglioso di poter allenare i nerazzurri, felice di collaborare con Marotta e Ausilio… C’è comunque il sospetto che non ha abbia mai digerito del tutto le critiche subite durante il suo primo biennio nerazzurro, con le continue voci di esonero che lo hanno accompagnato nella stagione in cui poi è arrivato alla finale di Champions.
Come Ferguson o addio: Inzaghi sogna una nuova panchina
Tanti tifosi vorrebbero che Inzaghi si trasformasse in un sir Ferguson per l’Inter. Anche il presidente Marotta ha spesso dichiarato di augurarsi un ciclo ancora lungo con il piacentino in panchina. Intanto, però, continuano a venir fuori voci su un addio. Dopotutto, in Italia è difficile pensare un allenatore sulla stessa panchina per ventisette anni, come è appunto capitato con Ferguson e lo United.
Fa parte del gioco. Se un allenatore trionfa, si ha paura che possa essere attratto da nuove avventure, più gratificanti anche a livello economico. Se perde o non va forte quanto da lui ci si aspettava, s’invoca il suo esonero.
Attualmente, Inzaghi è ancora in bilico fra il trionfo e il fallimento. Sta andando benissimo in Champions ma è secondo in campionato. E sa bene che, senza vincere lo Scudetto quest’anno, sarà di nuovo oggetto di aspre critiche.
Ora vari rumors da ambienti vicino all’Inter affermano che Inzaghi starebbe già pensando a cosa fare lontano da Appiano. Si è parlato tanto di Premier, ma a quanto pare Inzaghi sogna altro: potrebbe voler allenare la Nazionale italiana. Che possa essere davvero lui il sostituto di Spalletti? Magari dopo il Mondiale del 2026 e, dunque, la sua quinta e ultima stagione all’Inter… Il suo contratto, allo stato attuale, scade proprio nel 2026.
Futuro in Nazionale
Prima di giocare contro l’Arsenal in Champions, un giornalista ha provato a far dire a Inzaghi che la sua più grande vittoria è essere all’Inter. Lui ha risposto con un sorriso imbarazzato e un timido “sicuramente”. Poi ha spiegato che ci sono state opportunità in passato per passare in Premier ma che ha preferito continuare a Milano. Per la Nazionale sarebbe diverso?
Sono tutte supposizioni basate sul nulla. Inzaghi è un tecnico che mette l’impegno personale al primo posto. Di fronte a garanzie da parte della società nerazzurra, molto probabilmente accetterebbe di continuare il suo progetto nel club. Ma molto dipende dai programmi di Oaktree.
Per il post Inzaghi, a patto che rimanga l’attuale dirigenza, oggi qualcuno sostiene che potrebbe arrivare Palladino. Il tecnico campano ha voglia di emergere e ha carattere. Ma ha davvero il physique du role per la panchina di una big?