Ancora polemiche e attacchi: chi oggi critica Lautaro Martinez perché scontento dei risultati in attacco sbaglia obiettivo
Lautaro Martinez ha risposto leggermente piccato a un tifoso che lo ha criticato su Instagram. Il follower gli ha suggerito che sarebbe stato meglio rinunciare alla convocazione in Nazionale per ritrovare la giusta forma e dare di più con l’Inter. E il Toro ha reputato giusto replicare a una simile idea (apparentemente condivisa, almeno basandosi sui commenti e i post che girano sui social, da tanti altri tifosi nerazzurri).
Così, il capitano nerazzurro voluto esprimere il proprio disappunto ribadendo che ha sempre dato tutto per l’Inter, e che per dare il massimo per i colori del club è arrivato al punto di giocare con una caviglia distrutta durante l’ultimo Mondiale. Ed è vero: Lautaro ha sempre dimostrato grande impegno e dedizione, sia in campo che fuori.
Quest’anno sembra essere partito male: per sua stessa ammissione, non è ancora in forma e, per questo, segna poco (soprattutto rispetto alla scorsa stagione, quando nelle prime 12 partite aveva messo dentro 12 palloni). Ma è normale che ci siano alti e bassi in una carriera sportiva. Così che è normale che certi tifosi possano rivelarsi fin troppo esigenti.
Ciò che non è normale è scordare quanto Lautaro ha finora contribuito al successo dell’Inter o far finta di non vedere ciò che il Toro fa in campo, tutte le volte che viene chiamato in causa. L’argentino lotta, ci mette il cuore. Ci prova sempre.
Finiamola con gli attacchi non sensati a Lautaro
A ogni modo: come si può chiedere a un giocatore di rinunciare alla Nazionale? Forse in Italia è ormai accettabile per più ragioni più o meno definibili e sensate che un calciatore metta al primo posto il proprio club, ovvero la società che lo paga. Altrove, invece, la squadra Nazionale è vista ancora come un valore, qualcosa di importante, a più livelli. Per i sudamericani, di solito, è così.
La stessa Inter non si è posta il problema. Il vicepresidente del club nerazzurro è un argentino molto vicino alla federazione della Nazionale in cui gioca Lautaro e fraterno amico del ct. Ecco, si sarebbe potuto muovere Zanetti, qualora la società avesse ritenuto davvero fondamentale trattenere il Toro ad Appiano per fargli ritrovare la giusta condizione. E così non è stato. Primo: per rispetto al giocatore e alla sua Nazionale. E, secondo: perché non sarebbe stato giusto.
Lautaro deve lavorare per tornare in forma. E può farlo giocando, visto che all’Inter non può essere messo in panchina. Taremi ha già dimostrato di non poter fare le veci di Lautaro nelle partite importanti. Gli attacchi a Lautaro non tengono conto di tutto l’impegno che l’attaccante stia dimostrando anche in questo avvio di campionato caratterizzato da pochi goal e tanta fatica. Il Toro ha giocato ininterrottamente fino a metà luglio. E tutti coloro che hanno giocato come lui non stanno offrendo prestazioni migliori.
L’errore di Inzaghi (con connivenza del Toro)
L’impressione è che il Toro abbia fatto bene a esporsi sui social per mettere fine a questi attacchi eccessivi, non solo da parte dei tifosi dell’Inter ma anche dalla stampa. Ha sempre dato tutto, non si è mai risparmiato, anche quando era in evidente sofferenza sul piano fisico.
È indubbio che questo inizio di stagione sia stato deludente, ma va ricordato che viene da una stagione incredibile, con annessa Copa America. Inoltre, Lautaro si è tagliato le vacanze per ripartire subito. E forse proprio questo è stato il suo unico errore… Troppa generosità?
Inzaghi e il suo staff dovevano forse capire che il capitano necessitava di riposo. Invece il Toro è stato mandato in campo contro il Genoa, con cinque giorni di preparazione. E infatti, puntale, è arrivato l’infortunio durante preparazione. Ci sono insomma molte possibili spiegazioni ai problemi di tenuta atletica del Toro. Mancano invece spiegazioni all’accanimento di certi sedicenti tifosi.
A non girare non è solo Lautaro: tutto l’attacco sta faticando, compreso Thuram, nonostante i 7 goal e i 2 assist. Il vero problema è che anche quest’anno le riserve non danno affidamento.