Il tecnico avrebbe dato il suo assenso per un’operazione di mercato che può spostare gli equilibri nella corsa scudetto
Già fervido di voci, rumors, indiscrezioni, abboccamenti, sondaggi esplorativi, anche a campionato in corso, il calciomercato ha inevitabilmente preso nuova linfa durante la sosta per le nazionali. Occasione propizia per fare il punto della situazione in vista della riapertura della finestra di scambi prevista per gennaio, i grandi club e non solo stanno preparando il terreno per i colpi da mettere a segno in concomitanza col gong del nuovo anno solare.
Tra le società più attive in questo senso, oltre alla Juve – i bianconeri hanno estrema necessità di ingaggiare almeno due difensori dopo i gravi infortuni di Gleison Bremer e di Juan Cabal, sul quale è appena arrivata la diagnosi dello staff medico – c’è sicuramente l’Inter. Beppe Marotta, oltre a vagliare tutti quei prestigiosi profili prossimi alla scadenza del contratto – uno su tutti, Jonathan David – è pronto a cogliere le occasioni derivanti da quei big che, per un motivo o per l’altro, potrebbero cambiare maglia a gennaio.
O perché poco impiegati dal loro club o perché desiderosi di tornare in Italia dopo un’esperienza che, per quanto ancora giovane, è stata finora a dir poco deludente. L’identikit porta inevitabilmente ad un calciatore che fino a pochi mesi fa era considerato una risorsa quasi intoccabile dalle parti della Continassa. Ma che poi, con l’avvento di Thiago Motta sulla panchina bianconera, è diventato di fatto un esubero.
🗣#Marotta: “Quando sento dei dirigenti dire ‘Lottiamo per arrivare nei primi 4’, dico ‘No! Lottiamo per vincere’. L’asticella deve essere sempre alta” pic.twitter.com/QJOXvGxZ7k
— Interlive (@interliveit) November 16, 2024
Ceduto niente di meno che al Liverpool per ‘soli’ 12 milioni di euro – il contratto in scadenza a giugno 2025 ha imposto un netto abbassamento delle pretese economiche da parte di Giuntoli – Federico Chiesa è stato invisibile nei suoi primi due mesi e mezzo sulle rive del Mersey. Un addio a gennaio, sebbene in prestito, appare quasi inevitabile.
Chiesa all’Inter: ecco cosa manca per chiudere l’affare
Soli 18 minuti in Premier League, nell’ormai ‘lontano’ 21 settembre, ed un minuto (più recupero) a San Siro nella gara d’esordio dei Reds in Champions League contro il Milan. Questo il magro bottino del figlio d’arte con la gloriosa maglia della società inglese. Davvero troppo poco forse anche per giudicare in modo negativo l’esperienza. Ma sufficiente per tornare a credere che forse, per ora, sarebbe meglio tornare in Serie A. Approfittando del fatto che parecchi top club non lo hanno certo dimenticato.
Cavalcando l’indiscrezione riportata su Instagram da Alfio Musmarra, esperto di mercato e collaboratore di TeleLombardia, l’Inter avrebbe fatto passi da gigante per Chiesa. Al di là del nodo ingaggio – un problema da non sottovalutare, visto che l’ex viola percepisce uno stipendio annuo di circa 6,5 milioni netti – l’ostacolo da superare è la partenza di Joaquìn Correa, l’attaccante argentino fuori dalle rotazioni d’attacco del suo mentore Inzaghi.
Il ‘Tucu‘, contratto in scadenza nel prossimo giugno, pesa a bilancio per 3,5 milioni di ingaggio netto annuo. Non appena verrò trovata una soluzione per il futuro dell’ex Lazio, Chiesa sarà libero di trattare con l’Inter, che vuole a tutti i costi mettere a segno un colpo che sposterebbe non poco gli equilibri a metà stagione.