Ritorno di fiamma del club nerazzurro per il fuoriclasse argentino: la strategia di Marotta passa per due snodi fondamentali
È uno dei rimpianti (pochi) di Beppe Marotta. Eccome se lo è. Soprattutto perché, ad un certo punto dell’estate 2022, sembrava davvero fatta per averlo alla Pinetina. Dopo aver salutato i tifosi bianconeri con un commovente giro di campo all’Allianz Stadium appena pochi mesi prima, Paulo Dybala è diventato il pezzo pregiato dei parametri zero presenti sul mercato.
Fosse non altro per la rinomata capacità del dirigente meneghino di mettere a segno prestigiosi colpi gratis provenienti tanto dall’Italia quanto da club europei – da Hakan Calhanoglu a Marcus Thuram passando per Andre Onana, la lista è lunghissima – sembrava fatta per la Joya in nerazzurro.
A rendere quasi scontato l’arrivo a Milano dell’argentino giocavano anche i tanti anni passati assieme a Torino, tutti conditi dalla vittoria dello Scudetto a fine anno. Nulla da fare. L’Inter tergiversò, anche perché impegnata nell’onerosa operazione, sebbene in prestito, chiamata Romelu Lukaku.
Simone Inzaghi, che aveva avuto alle sue dipendenze il belga per pochi allenamenti prima del suo discusso trasferimento al Chelsea l’estate prima, aveva spinto per il ritorno del belga. Ricostituire la LuLa era possibile, e venne cavalcata l’opzione Big Rom, lasciando per strada il succoso free agent ormai ex Juve. Una mossa che, relativamente alla stagione 2022/23, non fu poi così fruttifera per i colori nerazzurri.
Dybala, riecco l’Inter alla finestra: Marotta detta le regole
L’avventura dell’argentino a Roma, dove è idolatrato come una divinità, potrebbe finire in men che non si dica. Già lo scorso agosto, quando sembrava tutto fatto per la ricca cessione all’Al-Qadsiah, il fuoriclasse mancino è stato davvero vicino a lasciare il club giallorosso.
Quest’anno i contrasti col poi esonerato Ivan Juric e la ‘Spada di Damocle’ di un impiego in campo che, se superiore al 55% dei minuti disponibili, costringerebbe la Roma a rinnovare il contratto fino al 2026 a 6 milioni netti l’anni, sembrano indirizzare il sudamericano verso altri lidi. Nonostante l’arrivo di un vecchio saggio come Claudio Ranieri sulla panchina dei capitolini.
L’Inter, bisognosa di profili di un certo livello sul fronte offensivo, sarebbe tornata alla carica. Sebbene la Joya non rispetti, come età, i parametri imposti da Oaktree per nuovi investimenti, Marotta otterrebbe il via libera dalla proprietà americana se la Roma liberasse a ‘zero’ il calciatore. E se, contestualmente, il dirigente si libererebbe in un colpo solo di Marko Arnautovic e Joaquìn Correa, i due attaccanti di scorta che finora hanno sempre fatto rimpiangere l’assenza della coppia titolare Lautaro-Thuram.