Il grave infortunio patito dall’attaccante stravolge le dinamiche di mercato: il giocatore può dire addio già a gennaio
‘Lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale’. In pratica, stagione finita. E addirittura, secondo i più pessimisti, carriera a rischio. Questa l’impietosa diagnosi rilasciata sul forte attaccante infortunatosi nella gara di San Siro dello scorso 5 ottobre, quella che ha visto l’Inter battere il Torino grazie ad una fantastica tripletta di Marcus Thuram.
Il francese si è portato via il pallone, mentre Duvàn Zapata, il bomber dei granata, è tornato a casa in lacrime. Già consapevole del triste destino che lo avrebbe atteso dopo gli accertamenti strumentali del caso. Operato 10 gg dopo lo sfortunato infortunio di Milano, il colombiano ha lasciato la squadra orfana del suo leader. Nonché del principale terminale offensivo.
Non è un caso che, proprio da quella gara, la stagione del Toro – iniziata sotto i migliori auspici – si sia trasformata nella ‘solita’ – queste le critiche mosse dai tifosi al mercato del patron Cairo – annata senza infamia e senza lode. Lontano dall’Europa e tranquilla nei confronti dei club che lottano per non retrocedere.
Proprio per evitare una mediocrità che non andrebbe di pari passo con le ambizioni del presidente e del mister Paolo Vanoli, il primo sta cercando affannosamente un attaccante da regalare al secondo col mercato di gennaio. La soluzione potrebbe arrivare dall’amico Beppe Marotta, disposto ad offrire un conclamato esubero tecnico della rosa nerazzurra.
Zapata ko, l’Inter ‘offre’ Correa
Contratto in scadenza nel 2025, inutilmente offerto in estate a club di medio lignaggio in Italia, ‘abbandonato’ anche da Simone Inzaghi, che pure lo aveva voluto a tutti i costi nel mercato estivo del suo primo anno all’Inter, Joaquìn Correa ha deluso il suo mentore e tutti i tifosi nerazzurri.
Incapace di fornire un rendimento all’altezza – i titolari Lautaro e Thuram sembrano venire da un altro pianeta – nelle ormai poche occasioni in cui viene coinvolto in campo, l’argentino è un cruccio del club meneghino anche da un punto di vista finanziario.
I 3,5 milioni netti annui che l’ex Lazio percepisce senza che ci sia (stato) un valido ritorno tecnico sulla spesa fatta, pesano eccome sulle casse di Viale della Liberazione, ma forse l’emergenza offensiva dei granata potrebbe fare il gioco del sempre abile Marotta.
Fermo restando che l’Inter dovrebbe probabilmente compartecipare allo stipendio del ‘Tucu‘, la pista torinese, dopo gli abboccamenti dell’estate, si sarebbe clamorosamente riaperta.