Klinsmann è un giocatore rimasto nel cuore degli interisti, e ora i tifosi vorrebbero che arrivasse in squadra suo figlio
Jonathan Klinsmann è un portiere di ventisette anni. Nato a Monaco nel 1997, è cresciuto in California, dove suo padre si era trasferito per chiudere la sua carriera come attaccante dell’Orange Country. Il ragazzo è dunque cresciuto calcisticamente negli Stati Uniti, per poi perfezionarsi al Bayern Monaco, sempre a seguito di suo padre, che intanto aveva cominciato la sua carriera da allenatore proprio in Baviera.
La sua carriera ufficiale è cominciata nel 2017 nella seconda squadra dell’Herta Berlino. Poi è passato al San Gallo, in Svizzera, e da lì è tornato negli States per difendere la porta dei Los Angeles Galaxy. Nel gennaio del 2024 è arrivato in Italia, per giocare con il Cesena, in Serie C. Partito come riserva, è riuscito in poco tempo a conquistarsi la maglia da titolare, e ora tutti ne parlano benissimo: è un portiere talentuoso, che fa la differenza in Serie B. In quattro presenze, quest’anno, è a tre clean sheet e un solo goal subito.
Jonathan Klinsmann è nato in Germania ma è arruolabile anche per le Nazionali degli Stati Uniti, di Hong Kong e della Cina (le nazionalità della madre. Fa parte della stessa agenzia di Buchanan, per questo l’estate prossima potrebbe essere offerto anche all’Inter. Naturalmente come secondo portiere, in caso di addio di Yann Sommer e di conseguente promozione a titolare di Martinez.
E sarebbe molto romantico poter riavere un Klismann in nerazzurro. Anche se suo padre, probabilmente, preferirebbe che il figlio potesse trovare continuitù come titolare. Certo, magari potrebbe cambiare prospettiva se la riserva dovesse farla all’Inter… Intervistato da Il Secolo XIX, l’ex bomber nerazzurro ha detto di essere molto orgoglioso del figlio. “Era bravo anche a basket, poi ha scelto di giocare a calcio. Ha iniziato come calciatore di movimento, fino agli undici anni era un numero dieci”, ha rivelato l’ex attaccante.
Un altro Klinsmann all’Inter: il figlio di Jurgen in porta
“Poi è passato tra i pali. Lo allenavo con i miei tiri, come fanno tutti i genitori con i figli. Quando le cose diventano complicate dà il meglio e si diverte. Si esalta nelle difficoltà. All’Herta Berlino, al suo debutto in Europa League, ha parato un rigore al 90′. Nei Los Angeles Galaxy, nel corso di un derby, è entrato nella ripresa e davanti a 80.000 persone ha fatto una gara splendida”.
“Ovunque sia andato a giocare ha trovato un titolare nel suo ruolo e si è sempre dovuto conquistare il posto. Come a Cesena, dove ha giocato le ultime partite… Ho sempre creduto in lui e so che può farcela anche in Italia”, ha commentato Jurgen.
Quando è arrivato a Cesena, Jonathan è stato parecchio criticato sui social. In molti lo hanno bollato senza conoscerlo come un raccomandato. Ma ora tutti si sono già ricreduti, dato che il ragazzo ha mostrato di essere forte e serio. Per la squadra è già un punto di riferimento. E le statistiche dicono che Jonathan è uno dei portieri più affidabili in Serie B.
Il Cesena, anche grazie al figlio di Klismann, sta facendo benissimo in Serie B. E l’Inter potrebbe ora seguire la crescita del ragazzo. Anche se per la porta, c’è un altro figlio d’arte da non sottovalutare: quello Stankovic che sta giocando nel Venezia. Anche lui era partito titolare, ma dopo qualche partita è riuscito a prendersi la titolarità.