Inchiesta ultras, aperta un’indagine sportiva: cosa rischiano Inter e Milan

L’inchiesta ultras pare essere arrivata a una prima svolta: è stata aperta un’indagine sportiva, cosa rischiano ora Inter e Milan

Il caso curve che ha investito la città di Milano, Inter e Milan, e tutta la Serie A pare già essere arrivato a un punto di svolta. Dopo le misure cautelari, i business svelati, le infiltrazioni della criminalità organizzata e il caso biglietti, ci sono state le audizioni dei tesserati citati e coinvolti nella vicenda – ma sentiti solo come persone informate sui fatti.

Curva Nord dell'Inter
È stata avviata l’indagine sportiva per l’inchiesta ultras (LaPresse) – interlive.it

Ora è stata aperta, come è stato riportato dall’Ansa, una vera e propria indagine sportiva, per cui si iniziano a capire i contorni di una vicenda che sta andando avanti anche dal punto di vista giudiziario e non solo mediatico. A questo punto, potrebbero scattare i deferimenti per i tesserati di Inter e Milan, ma c’è anche chi rischia di più.

Secondo l’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva e in particolare al comma 10, “è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società“. Hakan Calhanoglu ha ammesso i contatti personali con Ferdico e Bellocco, due dei principali capi ultras coinvolti e per questo rischia una squalifica per una o più giornate e il pagamento di un’ammenda che potrebbe essere di 20mila euro.

Le parole di Abodi e la posizione degli altri tesserati nell’inchiesta ultras

Ricordiamo che sono stati ascoltati anche Javier Zanetti, Simone Inzaghi e Davide Calabria. Nessuno di loro è finito nel registro degli indagati, ma con l’avvio di un’indagine sportiva da parte della Figc, rischiano la mano pesante della Giustizia Sportiva. E la sensazione è che nessuno di loro se la caverà con una pacca sulla spalla.

Zanetti in primo piano
Javier Zanetti rischia con l’avvio dell’indagine sportiva (LaPresse) – interlive.it

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha detto all’evento di Rcs al Maxxi di Roma di aspettarsi che proprio nell’ambito dell’inchiesta ultras venga dato un segnale. E ha aggiunto: “Non va sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione. La giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria”. Vi daremo conto dei prossimi passaggi giudiziari nelle prossime settimane, con la certezza che non sia finita qui.

Gestione cookie