Nemmeno il tempo di registrare una clamorosa indiscrezione, che subito arriva la smentita del numero uno: strada chiusa per i nerazzurri
Arrivato alla sua quarta stagione consecutiva alla guida dell’Inter, Simone Inzaghi sta mettendo le basi per un’altra annata di possibili successi. Dopo i sei trofei già messi in bacheca nel triennio precedente – spicca ovviamente lo Scudetto, il ventesimo della storia nerazzurra, vinto a mani basse lo scorso anno – il tecnico piacentino è in pienissima corsa in campionato, guidando nel contempo la squadra ad un cammino più che lusinghiero in Champions League.
Schivati per ora i pericoli di ricche lusinghe provenienti da Manchester – dove, a diverso titolo, il fratello di Superpippo era stato corteggiato prima come sostituto del licenziato Erik ten Hag, poi come possibile erede di Pep Guardiola – l’allenatore appare saldo alla guida di un club che sta plasmando a sua immagine e somiglianza.
Altre voci però, provenienti dalla Spagna, hanno iniziato ad incombere come una minaccia sul possibile futuro all’Inter dell’ex condottiero della Lazio. Un nome di quelli importanti, altisonanti, un personaggio che non ha mai nascosto il suo desiderio di allenare, prima o poi, la Beneamata, si è affacciato all’orizzonte.
Del resto, alla fine di questa stagione lo scomodo rivale di Inzaghi avrà completato la sua quattordicesima stagione consecutiva alla guida del club. Forse è il caso di cambiare. Forse l’Inter potrebbe essere l’approdo naturale dell’ex centrocampista che ha già vestito per tre anni la maglia nerazzurra.
Proprio lui, Diego Pablo Simeone, colui che non esultò al suo gol del 4-2 alla Lazio nel, per i tifosi interisti, terribile e famoso 5 maggio del 2002, si sarebbe autocandidato per la panchina dei meneghini in un futuro quanto mai vicino. Questo avevano riferito i media spagnoli nei giorni scorsi.
Poco prima della poi trionfale trasferta in terra ceca al cospetto dello Sparta Praga – i Colchoneros hanno vinto 0-6 imprimendo una svolta non da poco al loro cammino europeo – è arrivata però la secca smentita del numero uno del club Enrique Cerezo. Che ha così parlato, intercettato dai microfoni di ‘Marca‘.
“Siamo contenti del nostro allenatore, abbiamo un bel gruppo, siamo praticamente tra i primi tre in campionato. Siamo in una situazione molto buona, quindi non capisco perché la gente parla se l’allenatore resti o se vada via. Ciò che ci interessa è vincere. Né il tecnico né nessun altro partirà. Qui sono tutti contenti e soddisfatti e quello che ci interessa è continuare a vincere“, ha dichiarato senza mezzi termini il presidente.
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