Mehdi Taremi non ha ancora convinto in maglia nerazzurra e ora c’è chi ipotizza una clamorosa uscita a gennaio
Il persiano si è finora visto in campo in 15 partite fra campionato e Champions, e ha segnato una sola rete. In tanti si sarebbero attesi un impatto diverso dal bombor arrivato dal Porto. Sui social si sono già scatenati con le critiche.
Non bisogna affrettarsi in giudizi e in condanne: Taremi gioca bene, si impegna nel pressing e nei movimenti e ha dimostrato di saper giocare il pallone. Gli manca il goal, è lampante. Ma è pur vero che è difficile vederlo andare in rete senza che gli sia prima concessa un po’ di continuità. Guardandolo in Champions, dove ha giocato più minuti, si nota che il persiano riesce a rendersi quasi sempre prezioso in campo, sporcando palloni, scendendo a dialogare con il centrocampo e muovendosi con sapienza tattica su tutto il fronte offensivo.
Ma è un attaccante, e anche d’esperienza internazionale… Proprio per questo ci si aspetterebbe che, almeno ogni tanto, tirasse in porta. E dunque? Finora, al netto del minutaggio, Taremi ha deluso le attese, e probabilmente è lui stesso poco contento del ruolo che ha trovato in squadra.
C’è chi sostiene che a gennaio potrebbero farsi avanti club turchi e sauditi, tentandolo con le loro ricchissime offerte contrattuali e soprattutto con promesse di maggiore considerazione: uno come Taremi vuole un ruolo da protagonista.
L’ipotesi dell’addio è assai remota, ma nel calcio mai dire mai… Un sostituto in corsa per il ruolo da terza punta sarebbe anche abbastanza complicato da trovare. Ma all’Inter potrebbe essere offerto Beto, che vuole lasciare Premier per tornare in Italia. Il ventiseienne portoghese oggi all’Everton fu però già bocciato a suo tempo quando l’Inter cercava di occupare la casella lasciata vuota da Lukaku.
Tornando a Taremi, è chiaro che l’iraniano avrebbe bisogno di più spazio per esprimersi. E con un minutaggio maggiore, chissà, si potrebbe anche rivedere in campo l’attaccante che tutti abbiamo ammirato durante la sua permanenza al Porto. Il trentaduenne ha bisogno di giocare regolarmente, di essere più coinvolto nel gioco e di sentirsi importanti. Ma ci sono diversi segnali incoraggianti: il suo enorme potenziale è sotto gli occhi di tutti. E ci sta anche che abbia avuto bisogno di tempo per adattarsi alla nuova realtà.
Ultimamente Inzaghi ha parlato spesso di Taremi e si è detto contento del suo atteggiamento. L’allenatore ha lodato l’etica del lavoro del persiano e di come si è integrato bene nella squadra: “Prima di unirsi all’Inter sapeva che avrebbe dovuto competere per un posto nell’undici iniziale“, ha spiegato il mister. “È un grande professionista. Ho molta fiducia in lui e deve continuare così“.
Per ora abbiamo a che fare con un giocatore che fuori dall’area di rigore fa spesso e volentieri cose giuste e utili: si è già dimostrato un attaccante intelligente. In area però è innocuo ed è un fattore preoccupante per la sua funzione principale.
È il momento che il persiano si dimostri più cattivo e incisivo, ma per far sì che ciò accada deve essere impiegato di più: l’Inter ha bisogno di tre attaccanti forti, tre titolari. E Taremi per questo è stato preso e non per essere un’altra riserva. La gestione fino a oggi ha penalizzato lui e non ha contribuito a far trovare la giusta condizione a Lautaro.
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