Conte è stato decisivo per portare a Napoli un fenomeno: ecco il più grande rimpianto di mercato dell’Inter (e della Juventus)
Qualcuno aveva dubbi? Antonio Conte è di nuovo riuscito a prendere una squadra in apparente crisi d’identità e di risultati e a trasformarla in pochi mesi in una realtà solida e pericolosa. Certo, l’allenatore salentino è stato agevolato nel suo compito da un mercato importante: De Laurentiis ha rinforzato la squadra in tutti i reparti, seguendo le direttive del suo nuovo allenatore.
E se Lukaku, la principale richiesta del tecnico ex Juve, Inter e Tottenham sul mercato, non si è ancora espresso al meglio delle sue possibilità in maglia azzurra, c’è un altro nuovo acquisto di cui tutti sembrano già più che soddisfatti, nonostante l’alto costo. E anche in questo caso Conte è stato decisivo per l’approdo al Napoli di un calciatore tanto importante. Un profilo che sta facendo meravigliosamente.
La sorpresa è relativa: si sapeva che fosse forte e ci si aspettava che fosse destinato a diventare un top-player. Ciò che stupisce, nel caso, è la velocità con cui è maturato in un nuovo contesto. E anche all’Inter, uno così, avrebbe fatto molto comodo. Fin da subito e, soprattutto, pensando alla squadra futura.
Proprio contro l’Inter, neanche due settimane fa, il ragazzo è uscito dal campo con numeri eccezionali. 100% di tackle riusciti (3 su 3), 100% dei duelli a terra vinti (3 su 3), 100% dei duelli aerei vinti (4 su 4), 2 blocchi, 3 interdizioni, zero falli commessi, 3 spazzate.
Buongiorno al Napoli: decisivo Conte per smacco alla Juve e all’Inter
Il giocatore su cui l’Inter non ha avuto la voglia o la forza di investire è Alessandro Buongiorno. L’ex Torino, fortemente voluto da Conte, è diventato subito il leader difensivo del Napoli e nei big match, come quello contro i nerazzurri, si è sempre distinto con prestazioni di altissimo livello.
Il centrale preso dal Torino sta facendo la differenza e sta cominciando a essere importante anche per la Nazionale. Nessun dubbio che De Laurentiis sia stato bravo nell’investire per sottratto a una concorrenza agguerrita. A Napoli Zone, programma in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it, Marco Bonetto, giornalista di Tuttosport, ha voluto però sottolineare il ruolo di Conte, a suo giudizio decisivo, nella chiusura dell’affare.
“La Juventus ha fatto di tutto per Buongiorno”, ha spiegato Bonetto. Ma non è bastato. E così il Napoli è riuscito ad accaparrarsi un ragazzo che nei prossimi anni potrebbe diventare il più forte difensore italiano. “Non mi stupirei se Buongiorno chiudesse la carriera a Napoli o che portasse avanti un lungo percorso”, ha continuato il giornalista. “Conte ha convinto Alessandro sull’accettare questa scommessa. E per questo l’intelligenza e la bravura del giocatore sono sotto gli occhi di tutti, perché poteva esserci qualche problema… Chiunque avrebbe avuto dubbi dopo l’ultima stagione del Napoli“.
“Anche l’Inter era su Buongiorno“, ha poi aggiunto Bonetto. “La Juve non era mai stata presa in considerazione dal ragazzo, mentre Cairo era pronto a dialogare con Giuntoli… Il Toro sapeva che vendendolo alla Juve avrebbe guadagnato di più“.
Perché Conte è stato fondamentale
Secondo il giornalista, Conte si è messo in gioco in prima persona, e proprio per questo è stato fondamentale. Prima ha convinto De Laurentiis a spendere e poi ha corteggiato Buongiorno. “Si sapeva che a Conte piacesse Buongiorno già da due anni. Magari se Alessandro sarebbe andato altrove, Conte l’avrebbe provato a prendere ugualmente”.
La Juventus, comunque, secondo la firma di TuttoSport, ci ha provato sul serio per l’ex Toro e anche l’Inter poteva essere interessata a trattarlo, ma il Napoli ha saputo agire con tempestività e decisione, puntando anche sulla forza persuasiva di Antonio Conte. La verità, sponda Inter, è che Marotta e Ausilio non potevano permetterselo: 35 milioni erano troppi per le casse nerazzurre.
Ma il problema è che la stessa cifra potrebbe dover essere spesa a fine stagione per sostituire de Vrij, trovando però un centrale molto meno forte di Buongiorno.