La lotta scudetto è già entrata nel vivo non solo grazie alla classifica cortissima, ma anche per le immancabili polemiche ‘politiche’
Come se non bastassero le bufere arbitrali scatenatesi già dalle primissime giornate di campionato, ed esplose nel corso della stagione con alcune partite di cui si è parlato più per gli episodi da moviola che per i gesti tecnici sul campi, la lotta per il titolo in Serie A è avvelenata dalle polemiche per un diverso metro arbitrale che sarebbe stato usato in alcune gare. Oltre che per le ormai consuete lamentele sulle modalità con le quali viene prima richiamato, e poi utilizzato, il VAR.
In questo secondo filone di ‘veleni’, valga per tutti lo sfogo di Antonio Conte dopo Inter-Napoli dello scorso 10 novembre. Il contatto Anguissa-Dumfries che ha provocato l’assegnazione del penalty – poi sbagliato dal di solito infallibile Calhanoglu – a favore dei nerazzurri, ha mandato su tutte le furie il tecnico salentino. E c’è chi giura che, se il turco avesse segnato regalando la vittoria alla Beneamata, la burrasca sulla classe arbitrale sarebbe stata anche peggiore.
Intanto, in modo un po’ sorprendente, l’arbitro Mariani, che ha diretto il big-match del ‘Meazza‘, è stato sostanzialmente fermato per un turno. Quanto meno sollevato dal compito di dirigere una qualsivoglia partita di campionato della giornata successiva. Il fischietto di Roma è stato mandato al VAR di Como-Fiorentina anzichè essere designato come primo arbitro per un match. Curioso, considerando che di fatto la sua decisione in Inter-Napoli non era stata stigmatizzata dai vertici dell’AIA.
Diverso il discorso sul presunto differente metro arbitrale che qualcuno ha lamentato in occasione di Napoli-Roma, il match della scorsa giornata che ha consentito agli azzurri di mantenere la testa della classifica.
Durante il primo tempo, per ben due volte, l’ex Inter, nonché alla Roma nella passata stagione, Romelu Lukaku, ha rischiato davvero grosso. Il centravanti belga, intervenuto in ritardo dapprima su Celik e poi sul portiere giallorosso Svilar, non ha ricevuto nemmeno un cartellino giallo. A conti fatti, hanno evidenziato molti moviolisti, Big Rom avrebbe potuto essere espulso per somma di ammonizioni. O addirittura per il solo intervento pericoloso ai danni del terzino dei capitolini.
A giorni di distanza dall’accaduto, le polemiche non sembrano essersi placate. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato il giornalista di fede napoletana Carlo Alvino, intervenuto a ‘TeleVomero‘.
“C’è una partita in campo e una fuori. Quella sul terreno di gioco vede il Napoli primo e alle sue spalle tante altre squadre che hanno il piacere di giocarsi il campionato punto a punto. Fuori dal campo, invece, è una partita sporca. Ci sono chiacchiere e veleni, e un condizionamento mediatico da parte di un potere che si oppone alla lealtà e all’onestà del Napoli“, ha esordito.
“Mi fa più paura questo che i valori del campo. Della presunta espulsione di Lukaku ne parlano i media di Milano ma non quelli di Roma. Mi fa sorgere un grande sospetto. Dà davvero molto fastidio che il Napoli venga inserito nelle squadre aiutate dagli arbitri“, ha concluso polemicamente Alvino.
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