La dirigenza dei Campioni d’Italia potrebbe lasciar partire il calciatore a fine stagione: plusvalenza garantita
Forse stavolta la resa non è stata all’altezza delle aspettative. Forse stavolta, ferma restando la genialità del colpo di mercato messo a segno, non si può (ancora) parlare di capolavoro. Beppe Marotta però sa il fatto suo, e comunque cadrà in piedi. Anche se il giocatore (l’ennesimo della sua gestione) arrivato a costo zero non sposterà in positivo gli equilibri della squadra, ci si potrà sempre consolare con un ritorno economico che c’è. Ed è reale. Ma andiamo con ordine.
Dopo aver chiuso l’accordo con l’entourage del calciatore ben prima che finisse lo scorso campionato (il vantaggio di Barella e compagni sulle rivali aveva di fatto garantito all’Inter di vincere il suo ventesimo scudetto della sua storia), l’ex Ds della Juve si è potuto fregiare dell’ennesimo scippo di mercato perpetrato ai danni dei cugini rossoneri.
Già perché dopo Stefano Sensi nel 2019 e Davide Frattesi nel 2023, anche Mehdi Taremi era finito nelle mire del Milan. Anzi, era proprio sul punto di firmare col club di Via Aldo Rossi nell’agosto dello scorso anno. Poi, in un caso quasi identico a quello che coinvolse Lazar Samardzic proprio con l’Inter. l’affare saltò in via definiitva.
Rimasto al Porto con lo status di imminente free agent, il centravanti iraniano è stato subito corteggiato dai nerazzurri, che senza troppi problemi hanno convinto il calciatore a scegliere ancora una volta Milano. Ma stavolta sull’altra sponda del Naviglio.
Un solo gol, e per giunta su rigore, nel match di Champions League contro la Stella Rossa nella seconda giornata della ‘League Phase’ della kermesse continentale. A cui va aggiunto un assist nella gara casalinga contro il Lecce il 24 agosto, alla prima uscita casalinga dell’undici di Simone Inzaghi in Serie A. Dopo di che, il buio. Quasi il nulla. L’impatto del centravanti iraniano ha deluso non poco le aspettative che lo staff tecnico e la dirigenza avevano riposto nel prolifico attaccante.
Più in generale il pacchetto delle riserve – quello composto da Arnautovic, Correa e dallo stesso Taremi – non è stato all’altezza della situazione. Se però il centravanti austriaco è già in odore di addio complice il contratto in scadenza a giugno 2025, e l’argentino ha dato dei segnali di ripresa nell’ultima gara di campionato contro il Verona, l’ex Porto sembra prigioniero di una sterilità offensiva che sembra quasi irrisolvibile.
Qualora il giocatore non dovesse dare segnali di ripresa nelle prossime settimane, Marotta potrebbe decidere di cedere alle lusinghe provenienti da Spagna ed Inghilterra. Ci sarebbero club disposti a versare nelle casse rossonere qualcosa come 10 milioni di euro. Un tesoretto che Marotta accoglierebbe con grande soddisfazione, considerando che l’attaccante non è costato nulla…
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