È caccia aperta al sostituto di de Vrij in difesa per il prossimo anno, servirà un centrale giovane da alternare ad Acerbi. Un’altra opzione sul taccuino di Marotta
Tralasciando il duplice nodo Joaquin Correa e Marko Arnautovic ancora da sbrogliare per definire il nuovo assetto offensivo dell’Inter per il prossimo anno, la dirigenza nerazzurra è impegnata attivamente da diverse settimane nella stesura di una lista di nomi da prendere in considerazione per la difesa che verrà.
A tal proposito va infatti precisato che il rinnovo di Francesco Acerbi di un’ulteriore stagione, ufficializzato fino a giugno 2026, non è condizione sufficiente a far stare tranquillo Simone Inzaghi sulla solidità del proprio reparto. In un momento in cui il centrale italiano è oltretutto surclassato dagli acciacchi fisici, compromettenti la sua resa complessiva.
Fra l’altro, anche la posizione di Stefan de Vrij è quantomai in bilico, con diversi punti percentuali a favore del suo addio a parametro zero in estate. In altri termini, servirà un centrale giovane ma con buona esperienza per sopperire a delle mancanze evidenti.
La Juve fa sul serio per Hancko, sulla lista dell’Inter per giugno
Al momento è difficile prevedere quali dei tanti nomi presi in considerazione finora potranno effettivamente arrivare sino in fondo alla lunga fase di preselezione piuttosto ch’esser depennati in anticipo, ma è verosimile che Piero Ausilio possa avervi inserito anche quello di David Hancko.
Il ventiseienne slovacco, vecchia conoscenza della Fiorentina, oggi risiede al Feyenoord come uno degli elementi di punta della rosa olandese. Ha finora accumulato un grande bagaglio di esperienze internazionali e avrebbe stuzzicato persino l’interesse della Juventus che il prossimo gennaio potrebbe essere costretta ad accelerare il passo per prelevarlo dal Feyenoord mediante un’operazione lampo, volta a sopperire la duplice assenza di Gleison Bremer e Juan Cabal.
Ciononostante, la pista Hancko potrebbe essere fuori portata sia per l’Inter a giugno che per la Juventus a gennaio qualora il club proprietario del suo cartellino dovesse confermare le altissime pretese economiche. Si parla di almeno 40 milioni di euro, dopo aver rifiutato almeno un paio di precedenti offerte intorno ai 30 milioni. Troppo per le casse delle due società, la cui strategia di mercato è ancora proiettata verso operazioni a basso impatto sulle casse societarie.