Il calcio si interroga dopo il dramma che ha coinvolto Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina, durante la sfida al Franchi contro l’Inter
Il ventiduenne è stato colto da un malore durante la partita del primo dicembre contro i nerazzurri. Al 17′ del primo tempo, l’ex Roma è caduto a terra dopo aver perso i sensi. Allertati dai calciatori in campo, i medici sono intervenuti e hanno chiamato la barella. Il ragazzo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Careggi di Firenze, dove è stato ricoverato in terapia intensiva.
Fortunatamente, Edoardo Bove è stato estubato. Da ieri si sono diffusi i primi bollettini. Dopo il dramma del malore, Bove è vigile e cosciente. Gli esami non hanno rilevato danni gravi al sistema nervoso centrale o al sistema cardiorespiratorio. Tuttavia, gli specialisti continueranno a monitorarlo e a fare ulteriori accertamenti. Per tutto il calcio, è stato un momento molto preoccupante e angosciante. E tutti sperano ora che Bove possa riprendersi il prima possibile e che possa tornare a giocare…
Molti tifosi stanno ancora discutendo del problema dei malori sempre più frequenti fra i calciatori professionisti. La causa principale di questi drammi è del calendario calcistico troppo fitto? Forse i calciatori soffrono la mancanza di un adeguato tempo di recupero tra le partite? Il dibattito è aperto. I dati, intanto, dicono che malori del genere sono aumentati enormemente negli ultimi anni.
E tutto ciò porta la coscienza comune a sostenere che i calciatori stiano forse giocando troppo e che, di conseguenza, ci sia bisogno di ridurre il numero di partite. Anche il doppio ex Fiorentina e Inter Francesco Toldo è intervenuto sull’argomento. Intervistato da Radio Anch’io Lo Sport, l’ex portiere ha raccontato cosa ha provato dopo aver assistito in tv al dramma che ha coinvolto Edoardo Bove.
Toldo sul dramma vissuto da Bove: “Non siamo preparati“
Toldo è stato molto colpito, e dice di non aver dormito: “Da calciatore, ti senti impotente. Nessuno ci prepara a queste cose. Cominci a urlare al dottore o all’ambulanza, vuoi che facciano presto perché non sai cosa fare. Mi è capitato in allenamento con Rivas, che svenne dopo un colpo di testa. Chiamammo il dottor Combi che fece la manovra di disostruzione della lingua. Ma non siamo preparati. Noi lì in campo eravamo ragazzi… E chi al proprio figlio chiede che deve essere preparato anche al primo soccorso? Nessuno“.
L’ex portiere ha voluto comunque lodare all’apparato medico-sportivo. “Il dottore è una figura fondamentale. Hanno fatto un intervento tempestivo per salvare la vita al ragazzo. Mi sono venute le lacrime“, ha continuato, “ho tre ragazzi, dovesse capitare a mio figlio sarei impaurito. Per questo dico che potenzierei il corso di primo soccorso anche solo a uno o due ragazzi in squadra affinché sappiano cosa fare. Figo, quando accadde a Rivas, fece la prima manovra. Io per esempio non sapevo cosa fare“.
Secondo Toldo non è facile dire che cosa dovrebbero fare società e allenatori. “Ieri ho avuto la sensazione che ci sia stata unità tra Fiorentina e Inter. C’è stato un cerchio naturale, improvviso. Hanno voluto dare protezione e si sono uniti tutti. Questa è un’immagine estremamente positiva. La città ha reagito in maniera forte nei confronti del ragazzo e della famiglia“.
Aggiornamenti sulle condizioni del centrocampista
Toldo ha aggiunto che, pur non seguendo più il calcio se non in Serie C, si è accorto che il gioco è cambiato. I giocatori simulano e perdono di vista le cose importanti. “Bisognerebbe imparare un po’ tutti dalle tragedie, anche evitate, mettendo in atto delle prevenzioni. Fare un passo indietro, il più delle volte, essere un po’ più seri e cadere quando si deve. Il calcio è uno sport, c’è della correttezza di fondo. Nelle serie minori non c’è la tecnologia ed è ancora una baraonda“.
Intanto la Fiorentina ha comunicato che il presidente Commisso è in costante contatto con la famiglia di Bove: l’italo-americano è stato rassicurato dal padre del ragazzo sulle sue condizioni di salute ed è in attesa di poter parlare direttamente con lui nelle prossime ore.
Sappiamo anche che Edoardo Bove è riuscito a parlare con la squadra, e che li ha convinti a giocare mercoledì in coppa Italia contro l’Empoli a Firenze. Lo ha dichiarato Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina, dopo aver fatto visita al centrocampista, ancora ricoverato all’ospedale fiorentino di Careggi.