Marcus Thuram è arrivato a una vera e propria svolta per la sua carriera: numeri alla Drogba per il bomber nerazzurro, anche per merito di Inzaghi
La stagione dell’Inter è ormai entrata nel vivo e anche quest’anno l’attacco nerazzurro sta performando secondo le attese, o meglio la fase offensiva di Simone Inzaghi sta rispettando le aspettative. C’è stato, però, un riequilibrio dei gol in favore di Marcus Thuram, che è parso evidente fin dalle prime partite di agosto.
Il bomber francese è già arrivato a quota nove gol e sei assist in 13 partite di Serie A. È vero che spesso si è scatenato in singoli match, come è avvenuto ad esempio contro il Verona, ma il figlio d’arte sta dimostrando una trasformazione nel suo gioco che lo mette di diritto tra i migliori realizzatori di Serie A e forse nel novero dei migliori attaccanti a livello europeo.
La stagione di Lautaro Martinez è partita in salita dopo l’impegno di Copa America e senza il giusto riposo e la preparazione coni compagni, ma Thuram è riuscito, almeno fino a questo momento, a compensare anche i black-out del Toro argentino, diventando spesso incontenibile e letale per le difese avversarie.
La metamorfosi di Thuram dimostrata dalle statistiche: come è cambiato con Inzaghi
Il feeling che Thuram sta riuscendo a trovare con il gol è ai massimi in carriera. Ha una media di una rete ogni 115 minuti, un xG mostruoso di 5.9, a fronte di 2.6 tiri a partita. Questo vuol dire che nel suo periodo in Italia sta riuscendo a diventare sempre più cinico e incisivo.
Ciò dipende dai miglioramenti individuali del ragazzo, ma anche dai movimenti richiesti da Inzaghi. Le heatmap stagionali dimostrano che il bomber francese resta molto di più in area di rigore come riferimento avanzato rispetto alla scorsa stagione. Attacca spesso la profondità, realizza negli ultimi venti metri ed è cresciuto anche nel gioco aereo.
Insomma, sta sempre più diventando un bomber completo, un profilo alla Drogba, molto più che un esterno d’attacco o una seconda punta che gioca lontano dalla porta come nei primi anni con il Borussia Monchengladbach. Ciò ha portato la sua valutazione a salire e a sforare i 70 milioni di euro, tenendo conto che ha nel suo contratto una clausola rescissoria da 90 milioni. E le big europee non restano indifferenti.