I nerazzurri non hanno perso tempo nell’acquisizione delle prestazioni del giovane centrocampista sloveno, paragonato da molti al fuoriclasse De Bruyne: “Handanovic mi ha aiutato”
Sembra trascorsa una vita da quando gli ex prodotti del vivaio nerazzurro come Cesare Casadei e Giovanni Fabbian, giusto per citarne un paio, hanno abbandonato il progetto dell’Inter per sposare quelli di Chelsea e Bologna, rispettivamente.
Il sogno di entrambi è sempre stato quello di calcare palcoscenici importanti, come del resto accade spesso nelle ambizioni delle giovani leve, ma all’interno degli schemi di Simone Inzaghi avrebbero trovato molto meno spazio di quanto gli sarebbe stato promesso. Cogliendo la palla al balzo, la dirigenza ha monetizzato le due cessioni con celerità, raccogliendo anche una discreta plusvalenza reinvestita nel tempo in altre occasioni di mercato.
Il copione sarebbe comunque destinato a ripetersi nell’immediato futuro quando altri calciatori ancora sotto contratto con il club di Viale della Liberazione, vedi i fratelli Esposito, dovranno decidere del proprio futuro sulla base delle prospettive di Inzaghi. Altri, invece, sono ancora immersi nella realtà della Primavera e ci vorrà del tempo prima di vederli maturare a dovere, che sia in prestito oppure in Prima Squadra.
Ma questo spiraglio temporale potrebbe restringersi per un talento in rapidissima ascesa, prelevato con saggezza lo scorso anno da Piero Ausilio ed il resto dello staff di osservatori nerazzurri dal massimo campionato sloveno.
Trattasi del fantasista Luka Topalovic, ex Domzale, protagonista di un avvio di campionato e Youth League davvero sorprendente. I progressi confezionati dal calciatore finora hanno riscosso stima ed apprezzamento anche ai piani alti, tanto da esser stato etichettato dagli esperti come una sorta di nuovo Kevin De Bruyne.
Le movenze appaiono simili, la visione di gioco e la precisione dei passaggi fanno invidia a buona parte dei suoi colleghi appartenenti alla medesima generazione. Non è escluso, dunque, che possa tornare utile ad Inzaghi in futuro molto più di quanto possano farlo gli attaccanti della Primavera. Intanto Topalovic, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’ in esclusiva, ha raccontato dei primi mesi trascorsi all’Inter dopo il trasferimento: “Quando ero in Slovenia giocavo con calciatori molto più grandi, ma qui è tutto diverso. Si gioca con molta più tattica“, ha aperto.
Prima di aggiungere un dettaglio chiave relativo, per certi versi, anche ai suoi prossimi piani con l’Inter: “Mi volevano in molti ma l’Inter è stata la prima società a muoversi per me. Ho avuto anche la fortuna di svolgere allenamenti in Prima Squadra, sotto i consigli di Inzaghi”. Il giovanissimo talento nerazzurro non nasconde neppure la propria riconoscenza nei confronti del connazionale Samir Handanovic, vecchia bandiera del calcio meneghino: “Non posso rivelare ciò che ci siamo detti, ma gli devo molto. Parliamo spesso”, ha concluso.
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