L’Inter è un Pronto Soccorso: caterva di infortuni, numeri da spavento

Gli infortuni continuano a dare problemi all’Inter: i numeri di questa stagione sono davvero orribili, e siamo solo a dicembre

L’Inter si lecca le ferite dopo la sconfitta in trasferta contro il Bayer Leverkusen, una partita che poteva dare tutto un altro senso alla stagione in Champions League e anticipare di diverse settimane la qualificazione diretta. Così non sarà, anche perché tra atteggiamento rinunciatario e turnover, Simone Inzaghi non è riuscito a mostrare il volto migliore della sua squadra, che ora ha la prospettiva di rifarsi subito contro la Lazio.

Il caso infortuni nell'Inter
L’Inter deve far fronte a molti infortuni – Interlive.it

Sullo sfondo, però, restano anche gli infortuni, che stanno incidendo davvero tanto sull’andamento della stagione. Si gioca tanto, troppo e praticamente ogni tre giorni e per affrontare un’annata di questo tipo bisogna per forza di cose attingere parecchio dalla panchina e operare rotazioni continue degli uomini in campo.

Anche in Germania lo staff tecnico nerazzurro ha iniziato a tremare quando Yann Bisseck ha iniziato a effettuare stretching in campo per via di un fastidio muscolare. Alla fine il tedesco è riuscito a rimanere in campo, evitando di sovraccaricare l’infermeria di difensori, visto che anche Acerbi e Pavard sono ai box e non recupereranno per la Lazio.

Numeri allarmanti per l’Inter: gli infortuni iniziano a pesare

Da inizio stagione, e quindi dallo scorso giugno, sono addirittura 23 gli infortuni a cui ha dovuto far fronte l’Inter. Il più grave è sicuramente quello capitato a Tajon Buchanan con il Canada, la frattura della tibia, per cui sono serviti praticamente tre mesi di recupero.

Calhanoglu a braccia larghe
Hakan Calhanoglu ha già subito tre infortuni in questa stagione (LaPresse) – interlive.it

Nella lunga lista di ko, figura per ben tre volte Hakan Calhanoglu, ai box per problemi di natura muscolare. Spicca anche Francesco Acerbi, anche lui incapace di trovare continuità in un’annata che gli dà tregua. Altro dato curioso: praticamente tutti i titolari, tranne Sommer, hanno dovuto fermarsi almeno una volta nel corso della stagione, tranne Mkhitaryan, Dumfries e Darmian.

Insomma, non è che molte altre big europee siano messe meglio dell’Inter – e in Italia probabilmente la Juventus è stata anche più sfortunata -, ma si tratta di numeri e dati su cui è bene riflettere e fare sempre meglio. Di sicuro, bisogna capire quale direzione sta prendendo il calcio e se sia giusto per la salute degli atleti scendere in campo così tante volte in un anno. Di sicuro, ora Inzaghi si lecca le ferite, ma pensa anche al futuro.

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