Simone Inzaghi non ha risolto il suo problema principale e ora, per continuare a puntare al massimo, è costretto ad affidarsi all’outsider
Durante gli ultimi interventi in conferenza stampa, Inzaghi ha più volte ricordato di avere gli uomini contati in difesa. Costretto a giocare senza Pavard e Acerbi, entrambi bloccati da infortunio, e incapace di fidarsi di Buchanan sulla fascia e di Palacios come ricambio per Bastoni, l’allenatore dell’Inter è costretto a far giocare sempre gli stessi uomini.
Eppure, dopo la partenza non perfetta di inizio stagione, il reparto arretrato nerazzurro sembra aver riacquistato una certa sicurezza: l’Inter difende meglio e con più attenzione, e nessuno degli interpreti sta offrendo prestazioni sotto la sufficienza.
Il vero problema dell’Inter, al momento, riguarda un altro reparto, anche se Inzaghi stesso fa fatica ad ammetterlo. I numeri dimostrano infatti che la squadra nerazzurra sta faticando in attacco. Senza i goal di Thuram, l’Inter sarebbe oggi in seria difficoltà. Lautaro, dopo una stagione straordinaria, è tornato a Milano in cattive condizioni fisiche dopo le fatiche sudamericane. E le riserve stanno facendo molto peggio del previsto.
Lo scorso anno, ci si lamentava dello scarso apporto offerto da Sanchez e Arnautovic, ed è per questo che l’Inter ha investito su Taremi. L’iraniano vestito di nerazzurra sembra tuttavia solo una pallida imitazione del bomber che ha fatto le fortune del Porto.
Il vero problema di Inzaghi è in attacco
Mehdi Taremi doveva garantire qualità, goal ed esperienza, ma il suo rendimento appare finora al di sotto delle aspettative. Il classe 1992, sfruttato finora soprattutto in Champions, non è riuscito a far ciò per cui è stato preso: garantire goal alla squadra anche quando in campo non c’è la coppia Thuram-Lautaro.
Dopo aver lasciato il Portogallo con un bottino complessivo di 91 reti, l’esperienza nerazzurra del persiano è stata finora caratterizzata da un solo goal, segnato su rigore, contro la Stella Rossa. Per Arnautovic continua invece la crisi simil-esistenziale dell’attaccante che vorrebbe spaccare tutto, segnare 3 goal a partita e che invece quando entra in campo sbaglia praticamente anche le cose più facili ed elementari e poi quasi piange seduto in panchina.
L’Inter continua a segnare tanto, ma è soprattutto grazie alle ottime prestazioni di Thuram se il bottino generale è ancora alto. Il francese ha finora collezionato 10 reti in 14 gare (in realtà li ha segnati tutti in 5 gare). Lautaro è invece fermo a 5 centri in Serie A. Un dato preoccupante se considerato a quanto risciuta a segnare nella passata stagione.
Si spera in Correa (e ancora in Taremi)
Taremi e Arnautovic sono a zero goal in campionato (hanno entrambi segnato una rete in Champions). E poi c’è il Tucu Correa, che da outsider totale è oggi l’unico in panchina da è arrivato un goal in campionato. Inzaghi sperava forse di non dover rivivere una stagione in cui affidarsi completamente ai due soli attaccanti titolare. Ma quest’anno sembra che le cose vadano anche peggio rispetto all’anno scorso.
Se l’obiettivo con l’acquisto a zero di Taremi era quello di scongiurare uno sfruttamento eccessivo di Thuram e Lautaro, anche per poter affrontare le tante competizioni in programma, è già possibile parlare di un grande fallimento. Ora Inzaghi dovrà trovare un modo per risolvere il problema dei goal mancanti, e anche in fretta.
Come? Affidandosi a Correa, nella speranza che l’argentino abbia voglia di riscatto e sia finalmente uscito dal suo grande periodo di appannamento. Oppure concedendo maggiore spazio a Taremi, per farlo sbloccare. L’Inter ha segnato in tutto 41 reti stagionali. E soltanto 20 sono arrivate dagli attaccanti. La squadra crea tanto e non finalizza. Alla lunga potrebbe diventare un handicap.