Colpo stratosferico dell’Inter, Caressa: “È uno dei più forti d’Europa”

Anche Fabio Caressa non ha potuto fare a meno di esaltare il tesserato dell’Inter. “Uno dei più forti d’Europa”, ha detto il giornalista.

Che fosse forte, e tanto, nessuno lo ha mai messo in dubbio (tranne Cassano, forse). Ma ci sono momenti in cui il talento dell’interista diventa più lampante. Dipende forse dai goal, ma non è certo soltanto una marcatura in più a mettere in risalto il suo talento.

Caressa
Colpo stratosferico dell’Inter, Caressa: “È uno dei più forti d’Europa” – interlive.it

Il giornalista e telecronista Fabio Caressa, in un video pubblicato sul suo canale Youtube, ha parlato della vittoria dell’Inter per 6-0 contro la Lazio all’Olimpico, e si è soffermato soprattutto sulla prestazione di un giocatore nerazzurro.  Dal suo punto di vista, c’è appunto un tesserato dell’Inter che può essere oggi considerato fra i più forti d’Europa.

Si tratta di Nicolò Barella. “Quando gioca a questi livelli, è certamente uno dei centrocampisti più forti d’Europa, senza dubbio“, ha sentenziato il giornalista di Sky, per poi aggiungere: “Ha grande personalità“.

Ricordato quanto è costato Barella all’Inter? Veniva da ottime stagioni al Cagliari ed era considerato uno dei giovani più promettenti della sua generazione. Il classe ’97 era seguito insistentemente dal Napoli, ma alla fine ha scelto i colori nerazzurri. Le cifre? Arrivò con un prestito oneroso a 12 milioni di euro con obbligo di riscatto concordato a 25 milioni. Un totale di 37 milioni di parte fissa, più altri 13 milioni di bonus legati al verificarsi di determinate condizioni sportive.

Barella, secondo Caressa, è tra i più forti d’Europa

In tanti pensarono all’epoca che la spesa per portarlo via dal Cagliari rappresentasse una cifra troppo alta. In effetti, per qualche giorno (cioè prima dell’arrivo di Lukaku) è stato l’affare più costoso della storia dell’Inter… E invece Barella si è subito imposto come titolare fisso nell’Inter di Conte per diventare poi un protagonista e una colonna della squadra.

Barella
Barella, secondo Caressa, è tra i più forti d’Europa (Ansa) – interlive.it

E l’Inter non può farne a meno come testimonia la preoccupazione che è piombata sul’ambiente quando proprio durante sfida dell’Olimpico contro la Lazio, il sardo era uscito dal campo al minuto 74 per dei problemi fisici. Per precauzione, si era detto. E anche Inzaghi, nel post-partita, aveva cercato di mostrarsi fiducioso. Ieri mattina, però, il centrocampista ha svolto gli esami di accertamento per valutare l’entità l’infortunio.

Il comunicato diffuso dall’Inter recita così: “Barella si è sottoposto questa mattina a risonanza magnetica presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Gli esami hanno evidenziato una lieve elongazione all’adduttore lungo della coscia destra. La sua situazione sarà valutata giorno dopo giorno“. Sembra di conseguenza assai probabile che il sardo salterà la sfida col Como in programma a San Siro il 23 dicembre.

Le vere qualità di Barella

Barella è all’Inter dal 2019 e ha finora giocato più di 180 gare ufficiali segnando 18 reti. Nel primo e nel secondo anno è stato molto prolifico e pericoloso nelle incursioni e nei tiri da fuori. Sotto la gestione Inzaghi ha segnato di meno, ma si è trasformato in un centrocampista totale, in grado di coprire, pressare, dettare i tempi di gioco, recuperare palla e trascinare la squadra.

Barella e Thuram
Le vere qualità di Barella (Ansa) – interlive.it

Non è mai stato il classico box-to-box, anche se il ruolo è pienamente nelle sue corde. Oggi brilla soprattutto per dinamicità, buona tecnica, visione e resistenza. La mezzala perfetta per il 5-3-2 di Inzaghi. Sembra anche essere maturato dal punto di vista mentale: protesta di meno e non simula. Già Fabio Capello nell’ormai lontano 2021 lo proclamò come uno dei tre migliori centrocampisti del calcio europeo. Oggi arriva, per quel che vale, anche l’investitura di Caressa…

Ma tutti gli interisti, anche quelli che lo criticano quando sembra girare un po’ a vuoto o perdersi in giocate più leziose, sanno che senza Barella si soffre: in campo manca lo spirito. Il sardo è anche fondamentale come uomo nello spogliatoio: porta allegria e leadership.

 

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